A questo punto siete quasi pronti per tentare il passo che è lo scopo di ogni autore: far pubblicare il proprio lavoro.
Innanzitutto curatene scrupolosamente l’aspetto.
Stampate la versione definitiva del vostro lavoro e dotatela di una bella copertina di cartoncino sulla quale scrivere il titolo e l’autore.
Predisponete più copie, vi serviranno per presentarlo all’attenzione delle case editrici.
Cercate la casa editrice giusta.
Ogni casa editrice, anche piccola, ha un proprio sito web. Visitatelo e accertatevi quale sia la produzione che la caratterizza. Eviterete così di mandare un romanzo d’amore ad una casa editrice specializzata in horror o un giallo a una che privilegia la narrativa per bambini.
Nella sezione dedicata alle informazioni e ai contatti molte case editrici specificano se accettano in visione opere di esordienti e indicano anche le modalità d’invio; se non trovate nessuna indicazione precisa, chiedete voi informazioni.
Di solito le case editrici hanno un indirizzo e-mail. Questo tipo di comunicazione è diventato d’uso quotidiano e ha il vantaggio di essere molto più veloce di una comune lettera. In brevissimo tempo vi arriverà una risposta nella casella di posta elettronica; se ciò non dovesse accadere, non perdetevi d’animo e tentate con altre case editrici.
Un’altra possibilità: i concorsi.
Se fate una veloce ricerca su Internet, scoprirete che in Italia vengono banditi ogni anno centinaia e centinaia di premi di narrativa e di poesia. Le proposte più interessati sono quelle che offrono ai vincitori la pubblicazione delle loro opere, è il caso di quelli banditi da case editrici molto note ed affermate.
Alcuni editori chiedono il pagamento per la pubblicazione dei libri, ovviamente non è mai il caso di accettare, investendo una somma spesso considerevole per veder pubblicato il vostro testo, pur sapendo che autori poi divenuti famosi, come Tolstoj, Kipling, Proust, Moravia, Pasolini, Svevo e Gadda, agli esordi lo hanno fatto.
Il guadagno per un vero editore viene dal numero di libri venduti, non si basa sul pagamento che effettua l’autore per coprire le spese di stampa!
E a questo punto, buona fortuna!
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