Lockdown

Non mi ero resa conto che il mo ultimo post risalisse o più o meno all’inizio di uno dei periodi più tristi e impensabili della nostra vita. Lavorando nella scuola, ho potuto percepire gli effetti dell’improvviso svuotarsi di aule e corridoi, del lento e faticoso avvio della didattica a distanza per non far sentire troppo isolati gli alunni, dai più piccini a quelli più grandicelli. Riuscite a immaginare che cosa avrà significato per un bambino trovarsi improvvisamente lontano dalla scuola e dai compagni, davanti allo schermo di un computer che è passato da strumento per qualche ora di intrattenimento a strumento didattico a tutti gli effetti? Pensate che fatica, che sforzo, che impegno da parte di alunni e studenti mettersi in gioco, seguendo insegnanti e professori i quali, a loro volta, si son dovuti reinventare la didattica, tentando di mantenere vivo il legame con la classe e facendo tesoro delle esperienze di altri colleghi e poi sfruttando tutte le proprie risorse con inventiva, fantasia e passione, sopperendo in molti casi con l’entusiasmo alla mancanza di pratica per una rivoluzione come la didattica a distanza.

I nostri bambini e ragazzi si sono mostrati maturi e responsabili, hanno dimostrato di comprendere il grave momento che stavamo attraversando, e che ancora non possiamo dire di esservi lasciati alle spalle, e ci hanno dato spesso lezioni perché purtroppo noi adulti, anche in un momento così difficile, troppe volte abbiamo lasciato prevalere la parte peggiore di noi stessi, in molte, troppe circostanze, pubbliche o private, piccole o grandi.

E un blog per bambini e ragazzi mi è sembrato il luogo più adatto per dire a questi bambini, a questi ragazzi, che avevamo fatto nostro il loro #andràtuttobene di arcobaleni disegnati su fogli bianchi appesi ai muri e ai balconi, ma che non sempre abbiamo saputo crederci e abbiamo lasciato che questo virus attaccasse anche le nostre difese interiori, ferendole e mostrando il veleno dell’incomprensione, dell’intolleranza, della superficialità, dell’egoismo

Il luogo migliore per dir loro grazie dell’esempio che ci hanno dato e per promettere di ricominciare a essere davvero migliori e a non ascoltare discorsi e persone che fanno leva sui nostri istinti peggiori. Allora sì che #andràtuttobene, ma stavolta davvero.

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