Approfittando della giornata di festività dell’8 dicembre, siamo stati come tutti gli anni alla fiera della piccola e media editoria di Roma, un’occasione imperdibile per chi, come noi, sia sempre in cerca di chicche anche se oramai, per ragioni di spazio, ci siamo dovuti arrendere alla necessità di acquistare quasi esclusivamente libri in formato elettronico.
Abbiamo scelto un orario di visita, quello del pranzo, che ci sembrava il più indicato per incontrare meno affollamento, ma quest’anno siamo stati colti di sorpresa dal gran numero di persone in fila per entrare e di quelle già dentro.
Stupisce e fa bene una tale vista, se si pensa che siamo uno dei paesi nei quali si legge di meno, ma temo che quest’anno un notevole peso nell’aumento dell’afflusso l’abbia avuto la diversa collocazione della fiera.
Abbandonato lo storico Palazzo dei Congressi, la fiera è rimasta sempre all’EUR, ma stavolta allestita nella cornice senza dubbio affascinante del Roma Convention Centre, meglio conosciuto come la Nuvola di Fuksas.
Dopo aver girato con comodo tra i numerosissimi stand e avere fatto acquisti (tra l’altro io ho comprato anche un libro che non è per bambini, ma è dedicato alle illustrazioni Liberty nella letteratura per l’infanzia, probabilmente ve ne parlerò in un altro momento), ci siamo accodati alla fiumana, è il caso di dirlo, che conduceva alle scale mobili attraverso le quali salire a vedere la Nuvola dall’interno.
È una struttura possente, che vista da dentro suggerisce assai meno l’idea di leggerezza che si ha guardandola dall’esterno, ed è stata una visita interessante perché permette di vedere da vicino come sia strutturata quest’opera architettonica.
La disposizione al piano terra degli stand è pratica e razionale e si segue bene, anche senza piantina alla mano.
Come il solito ce n’è per tutti i gusti di grandi e piccini, senza contare il gran numero di incontri e di manifestazioni che si svolgono per tutto l’arco delle giornate dal 6 al 10 dicembre.
Dico la verità, io non vado quasi mai agli incontri, preferisco concentrarmi sugli stand e curiosare tra i libri, con l’immancabile bigino che porto sempre nella borsa e sul quale segno i libri che desidero acquistare.
A volte mi capita di adocchiare qualcosa che non mi aspettavo e allora la lista si allunga… in molti casi ho preso nota, nella speranza di trovare il volume in formato elettronico.
Tutto sommato è stata una bella esperienza, come sempre, e all’uscita ho notato con piacere che la fila per l’ingresso era ancora più lunga che al nostro arrivo nel primissimo pomeriggio.
Ripeto, speriamo non sia solo l’effetto-Nuvola!
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