Carlos Ruiz Zàfon è un famoso scrittore spagnolo che ha esordito nella narrativa scrivendo libri per ragazzi e qui oggi voglio parlarvi dei titoli che compongono la cosiddetta Trilogia della nebbia: Il principe della nebbia, Il palazzo della mezzanotte e Le luci di settembre.
Sono storie indipendenti l’una dall’altra, ma accomunate dalla presenza dell’elemento fantastico e, a mio giudizio, possono essere letti con molto piacere anche da un pubblico più adulto.
Il principe della nebbia, scritto nel 1993 e pubblicato in Italia per la prima volta nel 2002, è una storia che prende l’avvio nel 1943 e narra le vicende della famiglia Carver, trasferitasi in una piccola cittadina che si affaccia sull’oceano per sfuggire ai bombardamenti. Il loro figlio Max ben presto si accorge che una strana atmosfera aleggia nella casa in cui si è stabilità la sua famiglia e fa la conoscenza con Roland, nipote adottivo del guardiano del faro. Insieme con lui e con la propria sorella Alicia il giovane Max scava nel misterioso passato della casa e si mette sulle tracce di un certo dottor Cain; la trama si fa via via più inquietante e sottile fino al drammatico scioglimento finale.
Il palazzo della mezzanotte, scritto nel 1994 e pubblicato in Italia nel 2010, è invece ambientato a Calcutta nel 1932 e narra le vicende di Ben e Sheere, due gemelli che sono stati separati alla nascita dalla nonna nella speranza di sottrarli a un sicuro destino di morte: Ben è stato affidato alle cure del direttore dell’orfanotrofio di st.Patrick e Sheere invece è cresciuta con lei, fuggendo di paese di in città. Al compimento del sedicesimo compleanno i gemelli si trovano riuniti e, con l’aiuto della società segreta detta Chowbar Society, composta oltre che da Ben da altri sei orfani, cercheranno di far luce sul loro destino e di sfuggire al misterioso individuo che li bracca dalla nascita.
Le luci di settembre, scritto nel 1995 e pubblicato in Italia nel 2011, è ambientato a Cravenmore, in Normandia, nell’estate del 1937 e narra la storia della giovane vedova Simone, che trova lavoro come governante nella dimora del ricco ed eccentrico Lazarus Jann, presso il quale si trasferisce con i figli adolescenti Irene e Dorian. Sarà proprio Irene, con l’aiuto del giovane pescatore Ismael, a fare luce sui misteri che circondano l’esistenza di Lazarus e della sua sinistra abitazione.
Non vi ho di proposito anticipato troppe informazioni sulle trame per non togliervi il piacere di leggere questi tre romanzi, giunti in Italia sulla scia del travolgente successo che Zàfon ebbe come autore di libri per adulti, nel suo paese e in Europa, Italia compresa, con L’ombra del vento.
Come ho scritto in apertura, pur non essendo legate tra di loro riguardo i personaggi, le vicende e le ambientazioni, molto diversi, queste tre storie sono state riunite in una trilogia perché appunto si tratta di vicende in cui l’elemento fantastico e misterioso predomina, scaturendo sempre da un passato rimasto sepolto a lungo. Lo stile mai banale di Zàfon fa di queste trame storie avvincenti, scritte in modo fluido e accattivante, di godibile lettura pur con qualche pecca e ingenuità, qua e là, che salta agli occhi di chi abbia cominciato a conoscere e ad apprezzare l’autore nella sua produzione per adulti. Ripeto però che a mio avviso si tratta di storie che si possono leggere con piacere senza limiti di età, magari approfittando di questo scampolo di vacanza che ci regala il mese di agosto o tenendole pronte per le prime giornate autunnali davanti al camino e a una buona tazza di tè.
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