Titolo: Cosimo
Autore: Roger Olmos
Editore: Logos Edizioni
Prezzo: euro 18,50
Pagine: 76
Età di lettura: per tutti, grandi e piccini
Due settimane fa eravamo a Bologna e sotto i portici di via Indipendenza ho cominciato a notare delle bacheche con grandi illustrazioni a colori, senza commenti, molto belle perché davvero insolite. Incuriosita ho preso nota dei riferimenti e, giunta a casa, una rapida ricerca su internet mi ha permesso di scoprire questo originalissimo ed emozionante libro.
Cosimo è un omaggio dell’autore spagnolo Roger Olmos al mondo incantato di Cosimo Piovasco di Rondò, protagonista del romanzo di Italo Calvino Il barone rampante, scritto nel 1957.
La vicenda è ambientata in un immaginario paesino ligure, Ombrosa, e la voce narrante è Biagio, fratello minore di Cosimo. In seguito a una banale lite con il padre, il giovane Cosimo, primogenito di una nobile famiglia decaduta, sale sugli alberi del giardino che circonda la casa con l’intento di non scenderne mai più. Da quale momento in poi la vita di Cosimo trascorrerà tra gli alberi del giardino di casa e quelli dei boschi circostanti, dedicata alla caccia e ai libri, ricca di eventi e persino di una storia d’amore, nata in seguito alla conoscenza con Ursula, una giovane spagnola che però farà ritorno al proprio paese. Inizialmente il baroncino Cosimo è visto come una sorta di fenomeno da baraccone del quale la famiglia un po’ si vergogna, poi la sua fama dilaga. Così la vita scorre, ricompare Viola, il primo amore di Cosimo, ma il ritorno di fiamma tra i due è destinato a una triste fine. Oramai Cosimo è malato e tutto il paese cerca di aiutarlo, ma nulla lo induce a scendere dagli alberi fino al giorno in cui, cogliendo tutti di sorpresa, dalla cima di un altissimo albero si aggrapperà a una mongolfiera di passaggio e scomparirà per sempre.
La forte valenza simbolica della vicenda di Cosimo sta nel rappresentare il rifiuto dell’autore di accettare concetti assoluti e senza mezze misure, propugnando il rifiuto delle regole nette e inderogabili, incomprensibilmente imposte, e l’accettazione della diversità propria e altrui.
Con queste illustrazioni oniriche e vivacissime, Roger Olmos guida il lettore attraverso le pagine del romanzo di Calvino senza bisogno di una sola parola, lasciando parlare le immagini. Olmos si appropria così in maniera molto personale e originale del significato profondo del romanzo di Calvino e lo trasporta in un universo visivo nel quale dominano i verdi scintillanti degli alberi e che affascina il lettore per la sua delicatezza barocca, con immagini surreali che si confondono e si integrano con la realtà della rappresentazione. Infatti questo libro non è un mero adattamento del romanzo, ma un punto di partenza che permette a Olmos a reinventare la vicenda secondo il proprio stile e ciò fa sì che nasca un’opera del tutto personale, leggibile come una variazione sul tema proposto da Calvino.
“Vorrei che ci fossero più Cosimo al mondo. Capaci di essere fedeli al proprio ideale e mantenere le decisioni prese. Mi ha riportato alla mia infanzia, quando giocavo ad arrampicarmi sugli alberi, a fare e immaginare capanne sospese nell’aria fra i rami. La sua vita è come un gioco eterno che sfida la gravità e le leggi del mondo degli adulti e, come tutti, anche io ho pensato a cosa ne sarebbe stato di me se avessi avuto la sua stessa forza e la stessa determinazione. Cosa ne sarebbe stato di tutti noi se non ci fossimo mai arresi?
In questo libro mi sono appollaiato con Cosimo sui rami, e con lui ho guardato giù e ho potuto vedere quanto tutto sia diverso dalla sua prospettiva. E con lui ho riso.” – Roger Olmos
Qui potete vedere un video tratto dal libro.
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