Precious e le scimmie

Copertina

Titolo: Precious e le scimmie

Autore: Alexander McCall Smith

Traduttore: Serena Bertetto

Illustratore: Iain McIntosh

Editore: Ugo Guanda Editore

Pagine: 83

Prezzo: euro 10,00

Età di lettura: dai 10 anni

Mi fa sempre un grande piacere quando scopro che uno scrittore, universalmente noto soprattutto per la propria produzione ‘adulta’, si cimenta in una storia per bambini o per ragazzi inventandosi l’infanzia di un proprio personaggio.
È questo il caso dello scrittore zimbabwese di origine scozzese Alexander McCall Smith ((che però è amche autore di romanzi per bambini).
Noto in tutto il mondo per i suoi romanzi, McCall Smith ha creato, tra le tante sue opere, tre serie di grande successo: Le storie del 44 Scotland Street (in cui narra con ironia e partecipazione le vicende dgli inquilini di una palazzina di Edimburgo); I casi di Isabel Dalhousie o Il club dei filosofi dilettanti (in cui la filosofa Isabel si divide equamentre tra i problemi della rivista filosofica che dirige e della propria famiglia e si diletta di risolvere con arguzia e umanità piccoli gialli); I casi di Precious Ramotswe o Ladies’ Detective Agency n.1 (ambientato nell’amato Botswana e interamente dedicato alle investigazioni umane e sociali della prosperosa M.ma Ramotswe, prima donna investigatrice.)
Ed è proprio a Precious Ramotswe che McCall Smith dedica un agile libriccino per i più piccoli, nel quale ci svela le origini della sua passione investigativa.
Nel suo solito stile piano, ma fluente e capace di solleticare la nostra immaginazione, l’autore ci porta di nuovo a Mochudi, il villaggio natio di Precious, e ci fa conoscere vivo Obed, l’amato padre sempre presente nei ricordi di Precious adulta. Mentre ci immergiamo nei colori e nei profumi dell’Africa, tanto ben descritta nelle pagine dei gialli di Precious, la conosciamo bambina di sette anni che si fa raccontare per l’ennesima volta il modo in cui il giovane Obed sfuggì a un leone e una casuale osservazione paterna (Tu lo capisci, vero, quando qualcuno racconta una bugia? … Forse un giorno diventerai una detective) le insinua il dubbio.
Detective? Potrebbe essere sì, ma anche no. E perché no? Ma sì, dai! (pag.31)
L’unico dubbio di Precious è che ci voglia troppo tempo per avere tra le mani un caso su cui indagare, ma la sorte decide diversamente e la mette ben presto nella condizione di sfoderare le proprie doti: umanità, sensibilità, intuizione e spirito di osservazione.
Tutto prende le mosse dalla misteriosa sparizione delle merende dei compagni di scuola. Superato il primo momento di disagio per la presenza di un ladro, è facile per due alunni della classe, Tapiwa e Sepo, incolpare il compagno Poloko solo perchè è grassottello ed è stato sorpreso con le mani appiccicose di marmellata. Ma Preciuos non ci sta, vuole le prove, non ammette che si possa etichettare come ladro un ragazzino così facilmente, solo perché è in sovrappeso, e farlo emarginare dalla classe.
Non ci vuole molto perché Precious abbia una felice intuizione, grazie a una passeggiata con Poloko e a un sogno, e metta in pratica il piano architettato per scoprire il vero colpevole dei furti di merende.
La soluzione del piccolo mistero è una lezione di vita per tutti, ma soprattutto per Tapiwa e Sepo che sono stati così frettolosi nell’accusare Poloko, e costituisce la riabilitazione agli occhi della classe del robusto ragazzino.
“Un giorno sarai una bravissima detective – continuò Poloko – Vuoi ancora fare la detective?”
Precious ci pensò su. Le sembrava un buon mestiere. Si aiutava chi aveva bisogno di aiuto. Si combattevano le ingiustizie. Si rendeva la gente più felice , come Poloko.
“Sì, penso di sì.” rispose.
… Quando la torta fu pronta, ne mangiarono una grossa fetta ciascuno.
“Perfetta! Una torta di prima classe, da numero uno.” sentenziò Poloko.
E fu in quel momento che Precious pensò: Quando aprirò un’agenzia di investigazioni la chiamerò Ladies’ Detective Agency n°1.
Molti anni più tardi, fece proprio così. Il che dimostra qualcos’altro. Quando decidi che vuoi davvero fare una certa cosa, ma davvero davvero, allora puoi. Puoi davvero. (pagg.81-83)
Dispiace lasciare il sole e i profumi del villaggio di Mochudi, ma ci si può consolare tuffandosi nelle pagine delle indagini di M.ma Precious Ramotswe, una lettura che anche i ragazzi possono fare, con sicuro divertimento.

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