La maglia del nonno

Titolo: La maglia del nonno
Autore: Gabriella Genisi
Illustratore: Eleonora Marton
Editore: Biancoenero Edizioni
Prezzo: € 8,00
Età di lettura: dai 7 anni

È un libro di poche pagine, illustrato con il tratto inconfondibile di Eleonora Marton, il cui stile avevo già apprezzato in Mossy Trotter (finalista al Premio Andersen 2012).
È la prova che a volte, per fortuna, in poche pagine si può raccontare un mondo.
È un mondo difficile quello in cui ci addentriamo grazie alla penna di Gabriella Genisi perché il tema, la malattia, già difficile da trattare, è visto con gli occhi di un bambino.
Ignazio è un bambino assai orgoglio del nonno, di cui porta il nome, perché è stato un famoso cronista sportivo, ripete a memoria la formazione della nazionale italiana del 1970 e il suo studio è una stanza delle meraviglie, piena di fotografie e di magliette di calciatori, con i palloni di cuoio autografati.


Il nonno va a prendere il nipotino a scuola, lo accompagna in piscina ma, un giorno dopo l’altro, cominciano ad accadere piccoli fatti strani che inducono il piccolo Ignazio a confidarsi con la mamma; ha paura che il nonno non si senta bene perché all’improvviso si dimentica cose semplici come la strada di casa o il finale della fiaba che gli sta raccontando.
Mamma e papà preferiscono non nascondere a Ignazio che il nonno si è ammalato; ha una malattia dal nome strano, che gli fa perdere a poco a poco la memoria. L’Alzheimer, un nome davvero difficile e un po’ spaventoso.
Grazie a mamma e a papà Ignazio comprende che il nonno è come se stesse ritornando un po’ bambino e ha bisogno anche di lui, del suo aiuto e delle sue attenzioni, come fa con la sorellinna Sofia, che ha solo quattro anni.
Per fortuna a scuola ci sono altri compagni con i quali parlare della strana maglia della memoria, la maglia magica e coloratissima che a volte i nonni si dimenticano di indossare e così in quei giorni si dimenticano le cose.
A Ignazio non sfuggono i piccoli comportamenti strani del nonno, come il mangiare con le mani; e quasi quasi è un po’ invidioso perché la mamma e la nonna non dicono niente, fanno finta di non accorgersene, ma se lo facesse lui allora sì che se ne accorgerebbero!
Ignazio capisce che adesso i ruoli si sono invertiti, più lui diventa grande, più il nonno ridiventa piccolo.
Ma non è una consapevolezza che fa paura o che mette malinconia, perchè nonno e nipote fanno insieme ancora tante cose, come guardare la partita e urlare dopo un gol, cantare canzoni e ritagliare immagini con le forbicine.
Solo una cosa dispiace a Ignazio: che i genitori non gli permettano di invitare a casa gli amici se c’è il nonno.
Non lo capisce, non lo capirà mai. Per lui il nonno è come un altro bambino e gli piacerebbe che potessero giocare insieme, lui e i suoi compagni.


Nemmeno quando capita che il nonno non lo riconosca Ignazio si lascia scoraggiare. Oh, sì, la prima volta è stato brutto, ma non c’è voluto tanto per capire che il nonno non lo dimenticherà mai davvero, anche se in certi momenti è come se non ci fosse.
Ispirato a una storia vera, La maglia del nonno è il primo racconto per bambini di Gabriella Genisi, che ha saputo narrare la scoperta della malattia da parte di un bambino con semplicità e delicatezza. Ignazio è molto più adulto dei grandi, che a volte si vergognano di questa strana malattia e cercano di nasconderla agli occhi degli altri.
Anche questo libro è stato stampato con la font biancoenero ad alta leggibilità disegnata da Riccardo Lorusso e Umberto Mischi, disponibile gratuitamente per uso non commerciale prendendo contatto con la casa editrice.
Vi riassumo qui i criteri dell’Alta Leggibilità:


– Accortezze sintattiche e lessicali
– Capitoli brevi e paragrafi spaziati
– Righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione
– Carattere tipografico studiato per chi ha problemi di dislessia
– Carta color crema che stanca meno la vista

Gabriella Genisi abita vicino al mare, a pochi chilometri da bari. Ha scritto molti romanzi per adulti, tra cui La circonferenza delle arance, che ha ispirato l’omonima serie televisiva della RAI.

Eleonora Marton vive e lavora vicino a Venezia. Il suo lavoro prende ispirazione dalla musica, dai sogni, dalla magia racchiusa nel quotidiano. Il suo segno è semplice, veloce e istintivo.

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