Titolo: L’abbraccio
Autore: David Grossman
Illustratore: Michal Rovner
Editore: Mondadori, 2010
Prezzo: 10,00 euro
Età di lettura: 6-10 anni
Un complimento della mamma, che cosa ci può essere di più bello per un bambino? Eppure a Ben succede una cosa strana.
La sua mamma gli dice: Sei dolcissimo e tanto carino, non c’è nessuno al mondo come te!
Sono parole calde e piene d’affetto, ma aprono nella mente e nel cuore di Ben un grande senso di vuoto.
Se al mondo nessuno è come lui, sarà destinato ad essere e a restare sempre solo.
E pensa alla cagnetta Splendida, alla mamma e al papà, ognuno di loro è unico e perciò solo al mondo.
E poi osserva la fila di formiche che si muovono faticosamente sul terreno:
Per terra, accanto ai piedi di ben e della mamma, camminava una lunga fila di formiche. Forse milla. Si somigliavano moltissimo, mille formiche identiche. ma quando Ben le guardò da vicino vide che una camminava veloce e un’altra piano. Una si sforzava di trascinare una foglia grande e un’altra trasportava
soltanto un chicco di grano. E ce n’era una, piccolina, che correva avanti e indietro a lato della fila. Ben pensò che forse quella formichina aveva perso i genitori e li stava cercando.
Piano piano si fa strada in Ben la consapevolezza che ognuno di noi sia unico, che al mondo non ce ne sia uno uguale, e che in fondo si sia soli ma anche un po’ insieme.
E come si può capire di essere un po’ soli e un po’ insieme nel medesimo tempo? Come si può riuscire a unire due solitudini?
Nel modo più semplice, gli rivela la mamma.
Con un abbraccio.
E Ben, al sicuro tra le braccia della mamma, capisce che cosa voglia dire.
Una storia semplice eppure molto profonda, questa di David Grossman, sulla solitudine e sulla forza dell’amore. Anche l’aspetto grafico è accattivante, con le frase sparse sulle pagine bianche come manciate di chicchi e i disegni sfumati e avvolgenti dell’artista israeliana Michal Rovner.
Un libro da leggere stretti stretti sul divano, nei momenti di solitudine o di tristezza, per accorgersi che non siamo mai davvero soli, se c’è una persona accanto a noi, tra le braccia della quale possiamo rifugiarci e sentirci sì un po’ soli, ma soprattutto un po’ con gli altri.
Mag 01, 2011 @ 08:44:00
Mi piace molto Grossman, anche per le opinioni che esprime, non gli sapevo anche questa attenzione all'infanzia. Come al solito sai pescare e proporre suggestioni non semplicemente culturali, ma più profondamente umane. Serena domenica (m)
Mag 01, 2011 @ 23:30:00
Non ho mai letto nulla di Grossman, quindi non mi posso pronunciare…
Però mi fa piacere rivederti qui dopo un bel poì di tempo …
Bacioni, tuo
Cosimo
Mag 06, 2011 @ 17:50:00
Sì, Maurizio, mi piace andare a piluccare autori che si cimentano nella narrativa per i ragazzi. Buon fine settimana a te.
Cosimo, il lavoro mi impegna molto, le traduzioni occupano abbastanza tempo e poi mi frullano per la testa idee che non riesco a fissare sulla carta. Pazienza!
Salutissimi, Annarita
Mag 13, 2011 @ 10:47:00
Concordo con quanto dici: una toria semplic, ma profonda come sa essere David Grossman per la sua grande umanità
Un abbraccio
Mag 17, 2011 @ 07:05:00
Di Grossman avevo letto "Il sorriso dell'agnello" quasi un anno fa e ricordo che ero rimasta incantata dal suo stile di scrittura, dalla forza poetica insita nelle sue descrizioni, dalla sua capacità di trasmettere alla parte più intima del lettore, i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi valori (almeno questo è ciò che io ho percepito). Anch'io come altri commentatori non sapevo che si fosse cimentato con la narrativa per l'infanzia e, dall'assaggio che tu ci hai offerto, pare una lettura davvero allettante, credo proprio che cercherò il libro al più presto. Grazie per le tue preziose segnalazioni! Un caro saluto, Annita
Mag 17, 2011 @ 16:19:00
Davvero una bella lettura, piena di poesia! Sono contenta vi sia piaciuta.
Salutissimi, Annarita