Il mondo dipinto

CopertinaTitolo: Il mondo dipinto – Ventidue capolavori di grandi maestri
raccontano la loro storia
Autore: Stefano Zuffi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 224
Prezzo: Euro 15
Età di lettura: da 9 a 13 anni

Ho scoperto questo libro grazie al suggerimento della mia amica Rosaria e l’ho subito cercato, con curiosità.
Probabilmente la medesima curiosità che un bambino sente di fronte a un capolavoro della pittura, mentre osserva scene, colori, personaggi e particolari che lo attraggono e fanno sorgere nella sua mente un’infinità di idee e di ragionamenti.
L’autore è Stefano Zuffi, uno storico dell’arte che ha scritto importanti testi per adulti e che qui si cimenta con successo nel racconto di ventidue capolavori che si rivolgono ai giovani lettori attraverso il loro autore o un personaggio che dell’opera fa parte o a essa è legato.
Tutto ciò che Zuffi racconta, anche se lo fa con tono leggero e gradevole, è assolutamente documentato.
Possiamo così scoprire che cosa spinse Enrico Scrovegni a commissionare a Giotto gli affreschi della cappella a Padova, o scoprire le segrete ragioni di Leonardo che rifiuta di consegnare a messer Francesco del Giocondo il ritratto della moglie Lisa.

Giotto_scrovegniMonna_lisaO possiamo comprendere il lavoro di Jan van Eyck all’opera nella buia e umida casa dei coniugi Arnolfini a Bruges attraverso  la testimonianza del cagnolino di madonna Giovanna e scoprire il segreto del quadro “La lettera d’amore” nelle parole di Jan Vermer che racconta il suo universo femminile.

Arnolfini_van_Eyck
Lettera_VermeerSentiamo le lamentele di Michelangelo, costretto da papa Giulio II a lavorare per l’affresco della cappella Sistina e un ragazzo di borgata, preso come modello da Caravaggio per la “Vocazione di san Matteo, ci narra la sua esperienza.

Sistina_Michelangelo
San Matteo_CaravaggioUn giovane membro della famiglia Pesaro ci svela i motivi della sua ammirazione per quel roccioso montanaro del Cadore di nome Tiziano. E che dire dell’elegante Lady Simon, che viaggia con William Turner sulla nuovissima linea ferroviaria da Bristol a Exeter e vorrebbe tanto parlare di pittura, mentre il suo compagno di viaggio si profonde in spiegazioni tecniche sulla ferrovia, ma bisogna capirlo, è l’autore di “Pioggia, vapore e velocità”

Pala Pesaro_Tiziano
Velocità_TurnerOgni opera d’arte è riprodotta nella sua interezza e in alcuni particolari sui quali si sofferma il racconto di Zuffi, e completata da una nota nella quale, in modo più schematico e didascalico, vengono spiegati l’autore e l’opera .
Insomma, attraverso l’agile racconto di Zuffi emerge il lato più umano dell’arte, quello che  la fa sentire vicina ai giovani lettori e finalmente comprensibile, permettendo loro di penetrare nell’universo artistico di uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura delll’uomo.
Le opere sono raccontate in una rapida e avvincente cavalcata attraverso secoli di arte da Giotto a Kandinskji e la lettura  può incontrare anche il favore di un pubblico più adulto, proprio per la sua agilità e la sua chiarezza.

12 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. utente anonimo
    Nov 27, 2010 @ 22:55:00

    Affascinante la storia di "Cosmo"! Mi ha fatto ripensare ad alcuni ricordi infantili: quando ero in prima elementare scrivevo il mio nome con una N: Anita (così m'era stato insegnato), poi un bel giorno la maestra scoprì dalla documentazione che mi chiamavo Annita e quindi dovevo scriverlo anch?io con due N. Mia madre indagò in Municipio e venne sapere che era stato commesso un errore all'anagrafe. Divenuta più grandicella cercai su dei libri per vedere se esisteva anche Annita e con piacere trovai la sua esistenza e il suo significato: nome di origine iberica, diminutivo di Anna, dotata di grazia. Poco importava se nel mio caso la sua trascrizione con due N era dovuta ad un errore. Complimenti per le belle storie che riesci sempre a scovare nella tua fantasia. Ciao, Annita 

    Rispondi

  2. utente anonimo
    Nov 27, 2010 @ 22:55:00

    Affascinante la storia di "Cosmo"! Mi ha fatto ripensare ad alcuni ricordi infantili: quando ero in prima elementare scrivevo il mio nome con una N: Anita (così m'era stato insegnato), poi un bel giorno la maestra scoprì dalla documentazione che mi chiamavo Annita e quindi dovevo scriverlo anch?io con due N. Mia madre indagò in Municipio e venne sapere che era stato commesso un errore all'anagrafe. Divenuta più grandicella cercai su dei libri per vedere se esisteva anche Annita e con piacere trovai la sua esistenza e il suo significato: nome di origine iberica, diminutivo di Anna, dotata di grazia. Poco importava se nel mio caso la sua trascrizione con due N era dovuta ad un errore. Complimenti per le belle storie che riesci sempre a scovare nella tua fantasia. Ciao, Annita 

    Rispondi

  3. nowhereman56
    Nov 28, 2010 @ 10:28:00

    Davvero una bella idea e una bella proposta! Sarebbe fantastico se più genitori prendessero l'iniziativa a portassero fuori di casa i lroo figli, a vedere un monumento o una mostra, a cercare di spiegare loro cos'è davvero la bellezza. Grazie. Un caro saluto (m.)

    Rispondi

  4. nowhereman56
    Nov 28, 2010 @ 10:28:00

    Davvero una bella idea e una bella proposta! Sarebbe fantastico se più genitori prendessero l'iniziativa a portassero fuori di casa i lroo figli, a vedere un monumento o una mostra, a cercare di spiegare loro cos'è davvero la bellezza. Grazie. Un caro saluto (m.)

    Rispondi

  5. annaritav
    Nov 28, 2010 @ 12:34:00

    Annita, io ho sempre pensato che il tuo nome fosse proprio così, chi l'avrebbe mai detto? Però è davvero bello, malgrado l'errore anagrafico.
    Maurizio, questo libro e altri del genere possono essere il primo passo per avvicinare i più piccoli ai musei e alle mostre. Oramai è sempre più facile trovare nei loro book shop opere mirate ai più giovani, per aiutarli a comprendere a godere dei capolavori della'rte di tutti i tempi.  Certo l'esempio e la'iuto dei genitori sono sempre fondamentali, come in ogni aspetto dell'educazione.
    Grazie e buona domenica, Annarita

    Rispondi

  6. annaritav
    Nov 28, 2010 @ 12:34:00

    Annita, io ho sempre pensato che il tuo nome fosse proprio così, chi l'avrebbe mai detto? Però è davvero bello, malgrado l'errore anagrafico.
    Maurizio, questo libro e altri del genere possono essere il primo passo per avvicinare i più piccoli ai musei e alle mostre. Oramai è sempre più facile trovare nei loro book shop opere mirate ai più giovani, per aiutarli a comprendere a godere dei capolavori della'rte di tutti i tempi.  Certo l'esempio e la'iuto dei genitori sono sempre fondamentali, come in ogni aspetto dell'educazione.
    Grazie e buona domenica, Annarita

    Rispondi

  7. utente anonimo
    Nov 30, 2010 @ 15:58:00

    Ciao Annarita,
    non avevo dubbi che questo libro avrebbe colpito anche te!
    Io lo trovo straordinario!
    Rosaria

    Rispondi

  8. utente anonimo
    Nov 30, 2010 @ 15:58:00

    Ciao Annarita,
    non avevo dubbi che questo libro avrebbe colpito anche te!
    Io lo trovo straordinario!
    Rosaria

    Rispondi

  9. annaritav
    Dic 05, 2010 @ 11:35:00

    Sì, davvero, Rosaria! Grazie per avermelo segnalato.
    Salutissimi, Annarita

    Rispondi

  10. annaritav
    Dic 05, 2010 @ 11:35:00

    Sì, davvero, Rosaria! Grazie per avermelo segnalato.
    Salutissimi, Annarita

    Rispondi

  11. cuoredigiada
    Dic 07, 2010 @ 22:28:00

    Mi sembra molto interessante, me lo procurerò senz'altro!
    Grazie della segnalazione
    Un abbraccio :)))

    Rispondi

  12. cuoredigiada
    Dic 07, 2010 @ 22:28:00

    Mi sembra molto interessante, me lo procurerò senz'altro!
    Grazie della segnalazione
    Un abbraccio :)))

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