Abbiamo già parlato dell’importanza della narrazione ad alta voce sin dai primi mesi di vita del bambino, e il piacere della lettura orale può essere trasferito nella lettura diretta da parte del bambino, con un processo di avvicinamento e di coinvolgimento fatto di piccoli gesti quotidiani.
Consentire ai bambini di riporre i propri libri fra quelli ai quali i genitori normalmente attribuiscono un valore particolare; lui lo trasferirà ai propri.
Lasciare che sia il bambino a scegliere il libro che più desidera gli venga letto, anche se per lungo tempo è sempre lo stesso e alla fine l’adulto ne è naturalmente molto annoiato.
Dare l’esempio che mamma e papà leggono abitualmente. Il bambino è un forte imitatore, specialmente dei comportamenti dei genitori.
Quando il bambino è già grandicello e capisce il significato di un’eventuale paghetta, e quindi il valore del denaro, mettere in evidenza che parte del suo gruzzolo viene usato per acquistare libri per lui: in tal modo il valore si trasferisce al libro.
Invitare amici e parenti a regalare al bambino libri in occasione di feste tradizionali e di anniversari, limitando il più possibile soprattutto i giocattoli elettronici e alla moda.
Incoraggiare e aiutare il bambino a “costruire” propri libri con i suoi disegni e scarabocchi a imitazione della scrittura, con collage di elementi ritagliati da pubblicazioni e anche materiali vari come stelline, granelli colorati, pezzettini di corda e quanto di non pericoloso gli è disponibile nell’ambiente in cui vive.
Molto stimolante risulta l’incoraggiamento e l’aiuto a fare dei segnalibri di vari colori da inserire nei libri che il bambino a mano a mano riceve.
Far frequentare librerie e biblioteche pubbliche instaurando così la conoscenza che esiste un mondo di libri aperto a tutti, sia per acquistare sia per consultazione e prestiti gratuiti.
Far partecipare il più possibile il bambino alle frequenti manifestazioni che si svolgono nelle librerie per bambini e ragazzi.
Collocare un dizionario a portata di mano, nel luogo dove si racconta e si legge al bambino, e consultarlo frequentemente quando si incontrano parole che il bambino non conosce; è un’operazione che fa comprendere al bambino che esiste un forziere in cui sono racchiuse tutte le parole del mondo e a cui tutti possono attingere, lui compreso, non appena imparerà a leggere.
Nell’arricchire la bibliotechina del bambino inserire qualche volumetto molto illustrato che guidi a semplici attività della vita quotidiana come cucinare, lavorare il legno, coltivare i fiori e così via.
Raccogliere i libri che il bambino che cresce non legge più, rimetterli in ordine in modo che siano ancora presentabili, farne una confezione dignitosa e, in sua compagnia, portarla, come un dono prezioso a famiglie amiche, alla biblioteca dell’asilo o della scuola dell’infanzia, a un reparto pediatrico di un ospedale, all’oratorio della parrochia o ovunque si è sicuri che vi sia interesse a riceverli.
Incoraggiare il bambino e aiutarlo a tenere un elenco dinamico, cioè puntualmente aggiornato, dei libri che gli vengono letti; eventualmente,per ogni titolo registrato, con un breve commento e un ricordo di quando è stato letto. Sarà uno strumento utile, quando sarà adulto per essere un genitore migliore ricordando la propria infanzia, i propri bisogni di allora, le parole e le immagini che hanno colorato le origini della propria personalità.
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