
Po è un panda ciccione e ingordo, lavora svogliatamente nel ristorante gestito dal padre (un volatile, anatra cinese, per la precisione, il signor Ping, che cucina buonissimi noodles secondo un’antica ricetta segreta) e la sua passione è il kung fu.
Nutre, oltre che un grande appetito, un’autentica venerazione per i Furious Five, cinque eroici e famosi guerrieri allenati con sapienza dal saggio maestro Shifu.

Ed è proprio questa sua grande passione che gli fa accarezzare un sogno impossibile: diventare a propria volta un guerriero Shaolin.
Così combattuto tra il sogno irrealizzabile e la monotona vita nella pur felice Valle della Pace, Po si sforza di accontentare il padre, che desidera vederlo presto e felicemente sistemato nel ristorante di famiglia, finalmente padrone della ricetta segreta per i noodles che egli desidera tramandargli.
Po non fa fatica a conquistare la simpatia degli spettatori. Tutti, o più o meno, abbiamo sperimentato nella vita un frustrante senso di inadeguatezza e accarezzato sogni che ci sembravano impossibili.
Tanti bambini ameranno il candore e consapevolezza dei propri limiti che Po non si vergogna di esibire, pur continuando ad accarezzare il proprio, grande sogno.
Per buona parte del film soffriamo e ci agitiamo con Po, consapevoli di quanto sia assura l’impresa di trasformarlo in un agile guerriero, ma il saggio maestro Shifu non è mica un maestro saggio per niente!
Facendo leva proprio sull’ingordigia incoercibile del grasso panda riesce ad inventare uno speciale allenamento che aiuta Po a dare il meglio di sé.
Metteteci pure che la sacra e inarrivabile pergamena, quella che il perfido leopardo delle nevi Tai Lung, fuggito di prigione, vorrebbe avere, contiene il più semplice e in fondo perfetto dei segreti del successo. E non vi dico quale perché rovinerei la sopresa ai bambini di ogni età che ancora non avesseerro visto il film.
Sono davvero convinta che in momenti come i nostri, nei quali la prevaricazione sia vissuta come momento di esaltazione da emulare, una pellicola in cui il messaggio finale sia all’insegna della più totale positività è quanto ci piace vedere.
C’è un grande insegnamento nella consapevolezza di una forza che nasce dal proprio intimo, supportata da quegli stessi difetti che possono aiutarci a tirare fuori la parte migliore di noi.
Se ne renderano conto gli stessi Furious Five, inizialmente irritati per quella che sembra loro solo una sciocca e senile cantonata del maestro Oogway, il vecchissimo e saggio istruttore dello stesso Shifu.
Vediamo più da vicino i personaggi del film, tra parentesi le voci dei doppiatori, originali e italiane.
Po (Jack Black/Fabio Volo); se la fisicità e la mimica di Black sono parsi i più adatti al goffo panda, un po’ meno azzeccata mi è sembrata la scelta di Fabio Volo, per altro tanto reclamizzata. Un doppiaggio quasi monocorede e un’abbondanza di esclamazioni che alla fine stancavano un po’.

I Furious Five:
Tigre (Angelina Jolie/Francesca Fiorentini) flessuosa e coraggiosissima, apertamente ostile a Po fino a quando non riconosce la sua semplice superiorità di fronte alla vana crudeltà di Tai Lung.
Scimmia (Jackie Chan/Angelo Maggi), l’unico guerriero che combatta con un arma, un bastone. Agile e abbordabile presbite dorato.
Vipera (Lucy Liu/ Tiziana Avarista),sensuale e implacabile, guerriera affascinante.
Gru (David Cross/Danilo De Girolamo), la sua arma più efficace è una mente fredda e razionale.
Mantide (Seth Rogen/Simone Mori) piccola e instancabile mantide religiosa, il suo punto di forza è il senso dell’umorismo.
Tai Lung ( Ian McShane/Fabrizio Pucci) il leopardo delle nevi, l’orfanello cresciuto e allenato da Shifu, fino al momento in cui passa tra le forze del male.
Oogway (Randall Duk Kim/Dante Biagioni) la secolare tartaruga, maestro di Shifu, grande saggio al punto di vedere in Po l’eroe che sconfiggerà il male rappresentato da Tai Lung.
Da un punto di vista tecnico e puramente visivo la storia non colpisce particolarmente come altre pellicole, ma non è questa la cosa più importante, naturalmente.
Conta il forte messaggio posotivo di fiducia in se stessi che la trama e il personaggio di Po vogliono trasmettere. Riuscendoci.
Nel trailer che segue, una citazione: prima di accingersi al combattimento con Vipera, alla domanda dell’avversaria Sei pronto? Po risponde Sono nato pronto. È un omaggio al film di John Carpenter Grosso guaio a Chinatown; infatti la battuta appartiene al personaggio di Jack Burton, interpretato da Kurt Russel.
Nov 04, 2008 @ 17:53:00
da Giuliano:
La mantide karateka proprio non me la sarei mai aspettata. Sono ancora sotto shock!! (però è bellina, ne avevo una anche in cortile l’altro giorno)
Nov 04, 2008 @ 18:42:00
Ely, sono passata a leggerti, complimenti. Comincerò a tenerti d’occhio 😉
Giuliano, anche me è sembrata una scelta insolita. Che tristezza il colore smorto che hanno assunto le mantidi in questi giorni d’autunno, rispetto al verde brillante dell’estate! 😉
Nov 13, 2008 @ 10:43:00
Una mantide con il senso dell’umorismo?
Non me la posso perdere!
Ciao 🙂
Nov 19, 2008 @ 15:31:00
Grazie, Giulia, sempre gentile. Fammi sapere la tua impressione.
Anche tutti gli altri eroici guerrieri erano una forza, Amfortas, ma la mantide certo colpisce molto per il bizzarro accostamento tra le sue minuscole dimensioni e la forza delle arti marziali.
A ritrovarci presto, Annarita.