Compaiono dunque in questa “favola da cortile”, dedicata ai piccoli Ralph e Betsy, la signora Cannon (moglie del fattore e madre dei due bambini) il cane da pastore Kep (il preferito di Beatrix) e la stessa Jemima è una vera anatra della fattoria.

I disegni ritraggono anche incantevoli vedute di Sawrey come il bosco, in cui si addentra Jemima, il panorama della fattoria dalle colline e persino il pub del villaggio, il tuttora esistente Tower Bank Arms.
Come dicevo, Jemima è un’anatra, ma si comporta da vera oca.
Offesa perché la signora Cannon fa covare le sue uova alle galline del pollaio, Jemima decide di allontanarsi dalla fattoria per trovare un luogo appartato nel quale deporle e covarle da sé, malgrado i saggi ammonimenti di sua cognata Rebeccah, la quale ben conosce la scarsa propensione delle anatre al disagio della lunga cova.

Faticosamente Jemima si alza in volo, la cuffia a sghimbescio e lo scialle svolazzante, atterrando in una radura nella quale il posto più attraente, un bel ceppo circondato dai fiori della digitale, è occupato da un elegante tipo che legge il giornale. Un tipo dalla folta coda e dalle basette color biondo cenere che si interessa subito ai problemi di Jemima e le offre ospitalità in una vecchia e tetra casupola di torba e fascine, con due secchi bucati e infilati l’uno sull’altro a fungere da camino. Malgrado la casupola sia piena di soffici piume, la sciocca Jemima non sospetta nulla e prepara il nido, premurosamente sostenuta dal misterioso tipo elegante.

Passano i giorni, le uova sono deposte e arriva il momento della cova, ma il distinto tipo propone una cenetta per festeggiare l’avvenimento e chiede a Jemima di procurargli salvia, cipolle e erbe aromatiche per la frittata. La tonta Jemima va alla fattoria a prendere il necessario e incontra il cane Kep, che vuol sapere dove vada tutta sola con quelle verdure; Jemima non vede motivi per i quali non raccontargli tutta la storia e il saggio Kep ascolta con attenzione, informandosi ben bene sull’esatta ubicazione del capanno nel bosco.

Quando Jemima se n’è andata, Kep va a cercare due giovani e fidati amici, addestrati alla caccia alla volpe.

La nostra eroina giunge alla radura e trova il suo anfitrione stranamente nervoso e sgarbato, che le ordina di dare un’occhiata alle uova e di tornare subito in casa da lui.
Inquieta e disorientata, Jemima obbedisce, ma qualcuno la chiude a chiave nella casupola e ben presto dall’esterno giungono latrati e ululati, guaiti e brontolii.
Quando Kep riapre la porta e libera Jemima, non c’è più traccia del tipo elegante e i cuccioli screanzati entrano nella casupola a mangiarsi le uova.
In lacrime per la perdita Jemima viene scortata di nuovo alla fattoria, ma finalmente ottiene il permesso di covare la nidiata di giugno; nidiata che si riduce alla schiusa di sole quattro uova.

Jemima non se la prende, dà la colpa ai nervi,” …but she had always been a bad sitter.”

Feb 09, 2008 @ 17:10:00
Amara eppur amabile questa novella e che bella, ancor oggi, la casa fattoria di Beatrix…
Un saluto grande
Paolo
Feb 09, 2008 @ 17:16:00
Resto sempre affascinato dalle storie, ma ancor di più dalle immagini che esse contengono: sono per me fonte di ispirazione, di illusione, di fantasticherie.
Come sempre, mi hai fatto sognare ad occhi aperti.
Buona domenica.
Felicità
Rino, nel passato ricordato.
Feb 09, 2008 @ 21:44:00
Non la conoscevo questa storia e le illustrazioni sono dei capolavori, pacate e molto diverse da quelle che si vedono in giro…
Un abbraccio :)))
Feb 11, 2008 @ 18:47:00
Il mondo di Beatrix Potter continua ad essere affascinante per grandi e piccini. le storie sono dolci e mare, come dice Paolo, e le illustrazioni sono sempre veri gioielli, fatti apposta per farci sognare come sottolineano Rino, Cuoredigiada e Annita.
Tornerò nel mondo di Beatrix, statene certi, ci sono tante, belle storie. Buona serata a tutti 🙂
Annarita
Feb 24, 2008 @ 08:39:00
INTERVISTANDO GIUSEPPE DA SETTIGNANO (1265- ?)[..] Mi piace conversare con persone comuni, persone semplici, lavoratori, persone che lottano per sopravvivere onestamente, cerco di capire come vivono, quali problemi hanno, cosa pensano, cosa li preoccupi. Giuseppe da Settignano è un contadin [..]
Ott 13, 2010 @ 17:37:00
Grazie per il commento, le storie di Beatrix Potter sono davvero incantevoli ed emozionanti!Salutissimi, Annarita