Fiabe per occhi e bocca

Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Hansel e Gretel, Il gatto con gli stivali.
Bastano questi titoli a evocare nella nostra memoria dolci ricordi, o più o meno lontani, di serate al calduccio sotto le coperte mentre la mamma o la nonna leggevano o raccontavano, o di nostre letture personali.
Riga dopo riga la storia si snoda tra le rime baciate e sboccia dai bei disegni di Emanuela Bussolati la quale qui dice, a proposito del libro:
“Il libro che in assoluto trovo più rappresentativo del mio lavoro è Fiabe per occhi e bocca di Roberto Piumini. Perché? Perché erano fiabe in forma di filastrocca che potevo illustrare in dieci tavole, come richiesto dall’Editore e invece, visto che all’inizio erano anche cantate su musiche di Giovanni Caviezel, mi è venuta voglia di illustrarle come se fossero spartiti musicali: al posto delle note le figure. Una riga di testo, una figura. E in ogni pagina a destra il bordone: un mio personale commento ironico, tenero o drammatico alla storia, sotto forma di teatrino. Ogni storia col suo tipo di teatrino. Ho sempre il progetto di realizzarli veramente ma ancora non l’ho fatto”.
Da anni Roberto Piumini infatti si dedica, con la collaborazione di Giovanni Caviezel e di Andrea Basevi Gambarana, ad un progetto volto ad avvicinare i bambini alla musica e in quest’ottica è nata la raccolta “Fiabe per occhi e bocca” nella quale le quattro classiche fiabe delle quali facevo cenno all’inizio sono presentate ai piccoli lettori sotto forma di ballate.
Ecco i deliziosi incipit delle favole:
“Cappuccetto Rosso”
Vicino a una foresta silenziosa
in una casa con le tende rosa
e sopra il tetto una bandierina
vivevano una mamma e una bambina.
Un giorno uscì la mamma dalla porta
con un paniere in cui c’era una torta
e, sporgendosi un poco verso il fosso,
chiamò la figlia:”Cappuccetto Rosso”…
“Cenerentola”
C’era una volta un vedovo con figlia
che, per rifare grande la famiglia,
sposò una donna arrogante e crudele,
con due figliole amare come il fiele
che, appena si sentirono padrone,
invece di essere gentili e buone
incominciarono a levare il fiato
alla figlia del padre rispsosato…
“Hansel e Gretel”
C’era una volta in un bosco lontano
un taglialegna con la scure in mano.
Aveva due piccoli che amava:
Hansel e Gretel, così li chiamava.
Un brutto giorno sposò una matrigna:
nel bel giardino spuntò la gramigna;
lei gli diceva frasi tutto il giorno
perché levasse i piccoli di torno…
“Il gatto con gli stivali”
C’era una volta un piccolo mulino
e nel mulino un mugnaio vecchino:
oltre al mulino aveva un asinello
e un gatto grigio, grosso, molto bello.
Quando il mugnaio si sentì morire
chiamò i tre figli e cominciò a dire:
“Io me ne vado: tu che sei il maggiore
avrai il mulino, che è lavoro e onore;
a te che sei il secondo, figlio caro,
lascio la forza quieta del somaro;
a te che sei il minore, figlio mio,
rimane il gatto e ti aiuti Iddio!… 

9788879263702Roberto Piumini è tra gli autori del programma L’albero azzurro, così come Giovanni Cavaziel ne cura le musiche originali.
Si tratta di una trasmissione oramai estrata nella storia delle produzioni televisive per bambini. La fascia di età alla quale si rivolge è quella dai 3 ai 6 anni, è nata nel 1990 su RaiUno e il suo protagonista principale è il pupazzo Dodò , un uccello bianco che si rifà nel nome e nell’aspetto al dodo (uccello che viveva e nidificava a terra sulle isole Mauritius, estintosi rapidamente nella seconda metà del XVII secolo). Conduttori storici furono Claudio Madia e Francesca Paganini. Dodò vive dentro un grande albero azzurro ed è circondato da tanti altri simpatici personaggi. Dal 2007 il programma va in onda su RaiDue e in esso come sempre si alternano sia momenti dedicati alla creazione e al gioco, sia momenti di svago grazie a racconti, canzoni e scenette. Dal 2001 la conduttrice-amica di Dodò è Barbara Eforo.
albero-azzurro
Filastrocche per occhi e bocca
autore: Roberto Piumini
Illustratore: Emanuela Bussolati
editore: Einaudi Ragazzi ( collana Lo Scaffale d’Oro), 2001
prezzo:  euro 14,50
età di lettura: dai 6 anni in su

Le lettere di Miagolino

Quando ho visto sullo scaffale questo volume di grande formato e dai numerosi disegni, ammetto di averlo preso in mano solo per curiosità e nostalgia, il titolo mi suscitava cari ricordi infantili: “Le lettere di Miagolino”.
Miagolino, uno dei protagonisti, era il nome del gatto che avevo da bambina.
Miagolino Mischiamagia Morticchio B (più brevemente MB) è un famiglio, cioè un gatto altamente qualificato che ha il compito di aiutare una apprendista strega a diventare tale a tutti gli effetti. Fin qui tutto nella norma. Il guaio è che la sorte bizzarra lo ha fatto legare con un contratto di sette anni a Ambra Cadabra, la quale invece…

                                                                                                   Tredici Camini
Brughiera Stregata
Nebbiodì 15

Caro zio Alambicco,
mi hai sempre detto che, in caso di difficoltà, avrei dovuto chiederti aiuto. Ora sono in difficoltà. AIUTO! Pare proprio che la mia strega NON VOGLIA essere una STREGA. Si rifiuta di ghignare, evita di usare i manici di scopa e ha bandito le zampe di rana, gli occhi di tritone, le ali di pipistrello e molti altri ingredienti dalle nostre pozioni. Quanto a spaventare i bambini, NON ne vuole proprio sapere. Le interessa solo fare shopping, guardare la tv e farsi nuovi amici che non siano maghi o streghe.
Che cosa posso fare?
Tuo nipote Miagolino Mischiamagia Morticchio B

Comincia così la corrispondenza tra il disorientato famiglio e il più esperto zio, tutta volta  a far sì che, con opportuni espedienti e magie, Ambra Cadabra si comporti da strega.

Ma la faccenda si rivela più difficile del previsto. L’apprendista strega va con i bambini ad ascoltare una lettura in biblioteca e, dopo aver ascoltato una favola che parlava di bellissime principesse e di affascinanti principi, concepisce la bizzarra idea di incontrare il principe e ordina al suo famiglio di scrivere a palazzo per ottenere il sospirato appuntamento.

Diviso tra il dovere di obbedienza alla sua strega e la necessità di farla rinsavire, Miagolino scrive al principe una lettera piena di cuoricini, come desidera Ambra Cadabra, ma intanto prepara l’incantesimo che zio Alambicco gli ha suggerito per renderla bruttissima a sua insaputa…

Brutta, goffa e ributtante
sarai tu da questo istante.
Chiome nere imbizzarrite,
unghie scure ed incarnite;
naso adunco e brufoloso,
mento lungo e spaventoso!
Così messa, te lo giuro,
d’ora in poi sarai al sicuro.

 

Ambra ora esige un incantesimo che trasformi un cavolfiore in carrozza di cristallo per andare all’appuntamento col principe. Interviene Sudicetto, il famiglio della Strega del Sottoscala, la vicina di casa, e il cavolfiore diventa un cavallo a dondolo, ma Ambra si lascia convincere che sia il mezzo preferito dalle migliori principesse.

Resa repellente dall’incantesimo di Miagolino, superbamente ridicola nel suo abito rosa pieno di lustrini e con scarpette da ballo, Ambra si presenta all’appuntamento con il principe il quale s’innamora perdutamente di lei e le chiede di sposarlo.

Miagolino è distrutto, ma la sorte interviene a dargli una mano. Ambra esige che il principe uccida il drago del Bosco Nottinsonni che la disturba col suo potente russare, ma il regale fidanzato ha una fifa blu e Ambra comincia a dubitare che sia un vero principe, così gli fa preparare da Miagolino la prova per eccellenza: una pila di 10 materassi con sotto un pisello. Se è un vero principe, se ne accorgerà.

Il diabolico Miagolino non mette proprio nessun pisello sotto i materassi e quando il mattino dopo il principe confessa candidamente ad Ambra di aver dormito benissimo, la riluttante apprendista strega si infuria e gli scarica addosso per la prima volta un tremendo incantesimo.

Nessun perdono, nessuno scampo,
il mio maleficio ti colga in un lampo.
A caccia del sangue che non è blu,
in nome del principe che non sei tu.
In una zucca ti voglio mutato:
occhi impauriti, naso allungato.
Tondo, rotondo, grosso pancione,
gambette corte, color arancione.
Corri, zuccone, rotola via,
ed esci subito da casa mia!

Miagolino si rallegra sollevato, ma i suoi dubbi rimangono… ha sorpreso Ambra Cadabra incantata davanti alla tv a guardare il balletto “Lo schiaccianoci”. Vorrà mica diventare ballerina?

La storia è accattivante, gioca con ironia e allegria sul tema del non voler rispettare le regole imposte dai ruoli, sostenuta da bei disegni e con finestrelle da aprire e leggere con curiosità, compresa la copia del contratto di collaborazione tra Miagolino e Ambra Cadabra.

Le lettere di Miagolino – La mia strega ribelle
testo: Hiawyn Oram
illustrazioni: Sara Warburton
età di lettura: dai 5 anni
Fabbri Editori, 2007
euro 15,00

Le lettere di Miagolino

 

Nancy Drew

L’ultima volta in cui sono stata in una libreria e, come il solito, ho dato un’occhiata al reparto ragazzi, ho fatto una scoperta che mi ha riportata indietro nel tempo, fino agli anni Settanta, a tanti pomeriggi passati in camera a divorare le avventure di una ragazzina bionda e vivacissima, detective in erba, di nome Nancy Drew.
E’ la casa editrice Piemme, nella collana Junior, che ripropone ai giovani lettori questo personaggio, molto familiare ai loro genitori.
Facciamo alcuni passi indietro e vediamo chi è questa ragazza.
Nancy Drew nasce negli anni Trenta dal lavoro congiunto di due autrici, Mildred Wirt Benson e Harriet Stratemeyer Adams, che si celano sotto lo pseudonimo di Carolyn Keene.
Nancy è una teen-ager, orfana di madre, che vive con il padre avvocato, Carson Drew, in un’immaginaria cittadina dell’Illinois chiamata River Heights. Ha una governante, Hannah Gruen, alla quale è molto legata; un fidanzatino, lo studente Ned Nickerson, e due care amiche, George e Bess, cioè la maschiaccia Georgia Fayne e la bella e sofisticata Elizabeth Marvin.
Le doti di Nancy sono l’intraprendenza, lo spirito avventuroso, l’intuito e la logica, qualità che la portano brillantemente a sciogliere enigmi, risolvere misteri, individuare colpevoli in una serie di avventure in vari luoghi. Non si tratta mai di storie paraticolarmente sanguinose, nel senso che raramente Nancy ha che fare con omicidi; si tratta piuttosto di avventure nelle quali spesso domina, in apparenza, un’aria di mistero e di soprannaturale, che Nancy Drew dissolve con sano pragmatismo, oppure di vicende complesse di furti o di imbrogli che lei sola riesce a sciogliere.
E sì, perché le caratteristiche di Nancy Drew sono il trovarsi nel posto giusto al momento giusto e il saper cogliere indizi e segni  sfuggiti ad altri.
Nancy è una bella ragazza dagli occhi azzurri, e il suo look è cambiato via via con il passare degli anni, il colore dei capelli varia dal biondo al rosso tiziano. Negli anni Cinquanta si sono aggiunti i personaggi della zia newyorkese Eloise Drew e dell’amica d’infanzia Helen Corning.
Spesso fanno la loro bella figura nelle vicende di Nancy i fratelli Frank e Joe Hardy, meglio conosciuti come gli Hardy Boys.
Gli Hardy Boys nascono come serie a sé stante nell’officina di Edward Stratemayer, il padre di Harriet, la coautrice di Nancy Drew, considerato l’inventore del giallo per ragazzi.
180px-Hardy_boys_cover_01Stratemeyer gestiva un'”officina” di autori i quali, nascosti dietro vari pseudonimi, producevano rapidamente le storie di avventure che il pubblico dell’epoca gradiva molto.
Come quelle di Nancy e degli Hardy Boys, rivolte al pubblico giovanile.
Autore “fittizio” della maggior parte delle storie di questi ultimi è stato Franklin W. Dixon, sotto il cui pdesudonimo si celava Leslie McFarlane.
Dagli anni Trenta in poi molti altri ghost writes si sono avvicendati dietro i celebri pseudonimi e hanno continuato a scrivere le avventure di Nancy e dei fratelli Hardy.
In Italia le avventure di Nancy Drew arrivarono negli anni Settanta grazie alla casa editrice Mondadori, che le lanciò nella collana “Il giallo per ragazzi”e diede il via ad una vera e propria serie a lei intitolata. Le copertine erano gialle, ovviamente, con disegni psichedelici, e ognuna aveva un bollino da ritagliare e applicare su una tessera, per entrare a far parte del clan di Nancy Drew che prometteva sorprese, regali e varie iniziative. Fu un grande successo.
italmondaA metà degli anni Novanta fu la casa editrice Salani a salutare il ritorno  della “regina del giallo per ragazzi”, con nuove avventure, ma con poco successo, infatti non tutte quelle previste furono poi pubblicate.
italian_SalaniNei suoi oltre settant’anni di vita Nancy Drew è rimasta sempre la fresca teen ager piena di risorse, ma si è proposta al pubblico anche in altre vesti.
Negli anni 1938 e 1939 furono prodotti dalla Warner Bros quattro film basati  sulle avventure della giovane detective, interpretata  dall’attrice Bonita Granville,  uno solo dei quali ispirato ad una storia della collana, anche se ampiamente rimaneggiata: Nancy Drew and the hidden staircase (Nancy Drew e il passaggio segreto).
Bisognerà aspettare gli anni Settanta per vedere una versione televisiva in quattordici episodi intitolata “The hardy Boys/Nancy Drew MYsteries” e interpretata da Pamela Sue Martin, che diventerà più nota al grande pubblico come l’interprete di Fallon Carrington Colby nella fortunata serie televisiva “Dynasty”.
ND e gli HB nella serie televisivaAltre serie televisive risalgono al 1995 (interprete Tracy Ryan) e al 2002 (interprete Maggie Lawson.
E’ di quest’anno invece il film “Nancy Drew“,  regia di Andrew Fleming, nel quale a vestire i panni della giovane detective è Emma Roberts, figlia dell’attore Eric Roberts e nipote dell’attrice Julia Roberts.
nancydrew
Pare che anche gli Hardy Boys avranno una loro versione cinematografica, stavolta in veste di adulti e interpretati da Tom Cruise e Ben Stiller, con la regia di Shawn Levy, il quale ha diretto lo stesso Stiller in “Una notte al museo”.
cruise_ttt02Nancy Drew ha conquistato anche il mondo dei videogiochi  , infatti dal 1998 al 2007 sedici sue avventure sono state riprodotte dalla Her Interctive per il PC. Il giocatore deve guidare Nancy nei suoi colloqui con i sospettati, nel raccogliere indizi, nel risolvere enigmi e infine nello svelare il misfatto.
Alcune curiosità: qui sono raccolte molte informazioni sulle varie edizioni delle avventure di Nancy Drew pubblicate nel mondo; qui una raccolta di varie copertine originali; qui un sito non ufficiale tutto dedicato a Nancy. Senza trascurare Wikipedia , fonte di una debordante quantità di informazioni in inglese sulla frizzante detective girl e sui dinamici fratelli Hardy.
Mi domando se i giovani lettori di oggi, più smaliziati di noi, troveranno ancora interessanti le avventure di Nancy, che probabilmente si saranno adeguate ai loro gusti e alla loro aspettative. So che noi, ragazzini degli anni Settanta, abbiamo passato tanti pomeriggi a fantasticare sulle avventure di Nancy Drew e degli Hardy Boys e anche un po’ a invidiarli.

La storia del Grande Pollo Cattivo

Nei bambini le paure si manifestano sotto molteplici aspetti, a volte generate dai loro stessi meccanismi mentali, altre volte indotte, a fin di bene, come si pensava un tempo, dagli adulti stessi. Intere generazioni di bambini sono stati tenuti a freno minacciando l’intervento del famigerato Uomo Nero, che sarebbe venuto a portarseli via, o del lupo cattivo, che avrebbe fatto un sol boccone dei più discoli e dei più capricciosi.
Ma anche degli incauti, come capita alla povera Cappuccetto Rosso la quale, in fondo, non è stata né cattiva, né capricciosa, ma ha infranto il divieto della mamma di attraversare il bosco solo per portare dei fiori alla nonna e, lasciando la strada sicura, si imbatte nel pericoloso predatore.

Cappuccetto rosso

Voglio invece parlarvi di una storia nella quale le cose iniziano in un modo diverso.
Anche qui siamo nel bosco, e il re degli animali è proprio il lupo, ma non è assolutamente cattivo e pericoloso, anzi. Alla stregua degli altri animali, il lupo stesso è spesso vittima degli agguati del vero terrore del bosco: il temibilissimo Stridor-di-denti.
Chi è costui? Un animale gigantesco? Un essere venuto da lontano? Un mostro?
No, è un pollo. Nè più e né meno un pollo, ma è dotato di due terribili file di denti, che ogni mattina affila prima di gettarsi nella caccia spietata agli abitanti del bosco.

Pollo cattivoLa situazione è insostenibile, non si vive più nel clima oppressivo di terrore causato dalle scorribande di Stridor-di-denti. Il lupo, in quanto re, deve intervenire e propone agli altri animali di attirare il pollo in una trappola: ci si farà inseguire da Stridor-di-denti fino alla tana del coniglio, dove lo si farà entrare; resterò incastrato, con la testa da una parte e la coda dall’altra, e sarà possibile, a quel punto, immobilizzato com’è, estrargli tutti quei terribili denti.
Il piano è audace e rischioso, ma la fortuna assiste gli abitanti del bosco. Stridor-di-denti perde la sua terribile arma, diventa un innocuo volatile qualunque e si allontana coperto di vergogna. La storia sembra finire bene, tutti possono ricominciare a vivere tranquilli, ma non è così… un giorno il lupo decide di scoprire che fine abbiano fatto i micidiali denti del pollo cattivo e così succede qualcos’altro.

LupoL’interesse di questo libro sta nel messaggio che vuole trasmettere ai bambini, cioè che non è poi così difficile che un cattivo diventi buono o che un buono si trasformi in un cattivo, soprattutto perchè a volte è facile dimenticare la paura provata da oppressi e si può finire col diventare oppressori, restando affascinati dal senso di potere suscitato dal trovarsi in una posizione dominante.
La storia è ricca di llustrazioni, l’età di lettura consigliata è dai 4 anni, ma, cosa non insolita, è una vicenda godibile anche da lettori più grandi, adulti compresi
L’autrice è Anne Jonas è francese, l’illustratore Emile Jadoul è belga e in Francia è stato pubblicato da Editions Milan, Qui in Italia , con la traduzione di Luigina Battistutta, è stato pubblicato Nord-Sud, che fa parte della casa editrice Salani.

Anne Jonas
La storia del Grande Pollo Cattivo
Traduzione di Luigina Battistutta
Illustrazioni di Emile Jadoul
Nord-Sud, 2006
pp. 38, euro 10,00

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