Il mondo di Beatrix Potter
Sperling e Kupfer, 2007, euro 30,00
(trad.: Rosalba Ascorti, Hado Lyria, Elena Malossini e Donatella Ziliotto)
Quando ho visto questo bel volume, nel coloratissimo angolo dedicato ai ragazzi nella libreria di Parco Leonardo, non ho saputo e non ho voluto resistere alla tentazione di averlo, prontamente accontentata da Giuseppe.
Ho iniziato subito a sfogliarlo, leggendo qua e là, ma soprattutto gustando i deliziosi disegni, e mi sono detta che il librone era degno di figurare anche in una biblioteca adulta.
Questa edizione è preziosa perché contiene tutte le ventitré storie, comprese le poesie, create da Beatrix Potter, illustrate con i disegni originali restaurati nel 2002, in occasione del centenario della pubblicazione de “La storia di Peter Coniglio”.
Le storie sono presentate rispettando la sequenza cronologica di pubblicazione, ma sono ricche di rimandi perché i personaggi ricompaiono e le trame si dilatano da un testo all’altro.
Ogni storia è preceduta da una nota introduttiva che fa riferimento alle persone, ai luoghi e agli animali reali dai quali Beatrix trasse ispirazione e spunto.
Concludono il volume quattro storie, rimaste inedite per diversi motivi, che sono:
“Tre topolini” creata nei primi anni del decennio 1890 sfruttando il testo di una nota filastrocca infantile, “Three little mice sat down to spin” (Tre topolini sedevano al fuso), in seguito inclusa nella storia “Il sarto di Gloucester”; questi sei disegni sono considerati tra i più belli di Beatrix.
“La vecchia gatta infida” del 1906, che sarebbe dovuta uscire in formato libretto a fisarmonica per i lettori più piccini e il cui manoscritto originale fu donato da Beatrix alla figlia minore del suo editore Harold Warne, la piccola Nellie.
“La volpe e la cicogna”, ispirata alla favola di Esopo e per questo motivo non accettata dall’editore Fruing Warne, benché la volpe fosse il signor Tod, un personaggio di Beatrix, e l’ambientazione la contea del Suffolk.
“La festa di Natale dei conigli” dei primi anni decennio 1890, che non è una vera e propria storia, ma una sequenza di sei illustrazioni sui festeggiamenti natalizi di un gruppo di conigli. Quattro disegni furono donati agli zii Roscoe (lo zio Henry era uno scienziato e l’aveva aiutata negli studi di scienze naturali) e due a un giovane ammiratore americano, il tredicenne Henry P. Coolidge, venuto a trovarla nel Lake District nel 1927.
E ora veniamo al compleanno di Tom Micio, il centesimo, la cui storia fu pubblicata nel 1907.
Quando Beatrix inizio a scrivere questa storia aveva da circa un anno acquistato la tenuta di Hill Top a Sawrey, Lake Disctrict; terminati i lavori della casa, erano cominciati con entusiasmo quelli per il giardino e Beatrix trasporta l’una e l’altro nella storia, facendo percorrere alla signora Tabitha Twitchit (tradotto in italiano nel cognome Nervosetti) con i suoi tre micini il sentiero fino all’ingresso di Hill Top, di cui ci mostra lo scalone e le camere da letto.
Entriamo insieme nella storia di Tom Micio…
la signora Tabitha Nervosetti aveva tre figli, Mittens, Moppet e Tom Micio, che passavano il tempo a far capriole davanti all’ingresso.
Un giorno la signora Tabitha invitò le amiche a prendere il tè e così decide di prendere i suoi tre micini, strigliarli ben bene e vestirli di tutto punto.
Ci riuscì con Moppets ci riuscì con Mittens
ma Tom Micio tirò fuori le unghie.
Vestirli fu un po’ faticoso, soprattutto perché Tom era cresciuto, ma infine furono pronti e la mamma li mandò in giardino mentre preparava l’occorrente per il tè, raccomandando loro di non sporcarsi. Inutile dire che, saltando e correndo, in poco tempo i bei vestitini furono sporchi e strappati!
Le tre Anatre de’ Stagni, Rebeccah, Jemima e Drake, passavano di lì e si impadronirono degli abiti.
Quando la signora Tabitha vide i suoi tre micini svestiti, li sculacciò e li mandò in camera, raccontando alle sue amiche una grossa bugia, cioé che i piccoli erano a letto con il morbillo.
Il ricevimento fu disturbato dalla quantità di strani rumori che provenivano dal piano superiore
mentre le Anatre de’ Stagni persero i vestiti nello stagno
Buon compleanno, Tom Micio, e cento di queste avventure!
Ho adattato la storia e tratto le immagini dall’e-book “The tale of Tom Kitten” che si trova qui
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