Da molti anni coltivo un’abitudine, annoto sui margini di alcuni libri aforismi e citazioni che trovo qua e là, brani e brevi poesie che traggo da altri libri letti. Parole che hanno colpito la mia fantasia e mi hanno dato spunti di riflessione.
Li colleziono, così come faccio con le cartoline e i piccoli soprammobili, l’importante è che il soggetto sia sempre il medesimo: i libri e tutto ciò che con essi ha che fare.
Ho pensato di proporveli un po’ alla volta. Buona lettura e, perché no, buona medi(t)azione.
1. J 1263 (1873) / F 1286 (1873)
Non c’è Vascello che eguagli un Libro
Per portarci in Terre lontane
Né Corsieri che eguaglino una Pagina
Di scalpitante Poesia –
È un Viaggio che anche il più povero può fare
Senza paura di Pedaggio –
Tanto frugale è il Carro
Che porta l’Anima dell’Uomo –(traduzione:Giuseppe Ierolli)
2. Indossa un cappotto vecchio e compra un libro nuovo(Austin Phelp, 1820-90, ministro congregazionista, docente presso l’Andover Theological Seminary di Newtn, Massachusetts)
3. L’artista, come il Dio della creazione, rimane dentro o dietro o al di là dell’opera sua, invisibile, sottilizzato sino a sparire, indifferente, occupato a curarsi le unghie.
Da Dedalus (James Joyce)4. Scopo di ogni artista è arrestare il movimento, che è vita, con mezzi artificiali, e tenerlo fermo, ma in modo che cent’anni dopo, quando un estraneo lo guarderà, torni a muoversi, perché è vita.
da un’intervista del 1958 (William Faulkner)
5. Uno scrittore dovrebbe avere tutti i suoi colori, tutte le sue capacità, a disposizione sulla medesima tavolozza per poterli mescolare. Ma come?
dalla prefazione a Musica per camaleonti (Truman Capote)
Mar 09, 2007 @ 08:17:00
Ciao Annarita, di solito io adopero le pagine bianche alla fine ma per riportare brani del libro in questione più che scrivere di altre cose. Però è una cosa che faccio da poco tempo; avessi annotato tutto dall’inizio chissà che archivio di citazioni.
Che poi era il sogno di Walter Benjamin scrivere un intero libro di citazioni – cosa che non ha mai potuto fare e di cui esiste una specie di prototipo nei “passages a parigi” due volumoni di Einaudi.
Bel post, molto.
Buona giornata.
Mar 10, 2007 @ 21:11:00
Ma quella di Emily Dickinson è superlativa. Grazie Annina che adesso mi vado a leggere un pò di Emily. Un bacio.