
Oltre ad essere un un’accurata e acuta analisi del fenomeno allora nascente dell’editoria per ragazzi, riporta in appendice un breve scritto molto interessante sul rapporto tra i ragazzi e la lettura, rapporto che può "far nascere nei bambini una inestinguibile nausea per la carta stampata".
Così se poi Daniel Pennac avrebbe scritto nel 1999 i "Diritti imprescrittibili del lettore", a Gianni Rodari in quell’anno dobbiamo invece "Nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura".
I PRESENTARE IL LIBRO COME UNA ALTERNATIVA ALLA TV
II PRESENTARE IL LIBRO COME UNA ALTERNATIVA AL FUMETTO
III DIRE AI BAMBINI DI OGGI CHE I BAMBINI DI UNA VOLTA LEGGEVANO DI PIù
IV RITENERE CHE I BAMBINI ABBIANO TROPPE DISTRAZIONI
V DARE LA COLPA AI BAMBINI SE NON AMANO LA LETTURA
VI TRASFORMARE IL LIBRO IN UNO STRUMENTO DI TORTURA
VII RIFIUTARSI DI LEGGERE AL BAMBINO
VIII NON OFFRIRE UNA SCELTA SUFFICIENTE
IX ORDINARE DI LEGGERE
I PRESENTARE IL LIBRO COME UNA ALTERNATIVA ALLA TV
– Leggi, invece di guardare la televisione.
– Se non ti vedo leggere, vendo il televisore.
– Prendi il libro di scuola, invece di perdere il tempo con quelle stupidate.
Non pretendo di conoscere tutte le espressioni particolari usate dai sostenitori di questo sistema quasi
infallibile. I bambini sanno che la TV non è una "stupidata", la trovano divertente, piacevole, utile. Può darsi che le sacrifichino qualche ora più del necessario, può darsi che si riducano talvolta in quello stato di semi incoscienza nel quale il telespettatore abituale bambino e adulto, casca dopo qualche tempo, e di cui è un sintomo la totale passività con cui accetta dal teleschermo senza scegliere e senza reagire qualsiasi programma. Questo non toglie che nel complesso i meriti educativi della TV superino i suoi demeriti. Il teleschermo arricchisce il punto di vista, nutre il vocabolario, mette in circolo una quantità inverosimile di informazioni, inserisce i nostri piccoli analfaberi in un circuito più vasto di quello familiare, che non sempre è vivificato dalle informazioni, dalla cultura, dalle idee. Si potrebbe dire quasi che la TV diminuisce le difficoltà della lettura. Intanto perché crea (sia pure a un livello discretamente basso) una specie d’unità nazionale della lingua e aiuta l’orecchio del bambino a superare l’ostacolo delle profonde differenze fra il dialetto nativo e materno e la lingua scolastica. Poi perché rende familiari, attraverso il suono e l’immagine, un certo numero di "parole difficili", di quelle davanti a cui i piccoli lettori incespicano inevitabilmente; e forse oggi incespicano meno di prima. Psicologicamente, poi, non mi pare che negare un divertimento, un’occupazione piacevole, (o sentita come tale, che è lo stesso) sia il modo ideale di farne amare un’altra: sarà piuttosto il modo di gettare su quest’altra un’ombra di fastidio e di castigo.
Queste e altre "espressioni particolari" sono ancora molto diffuse. Bambini e adolescenti se le sentono rivolgere quasi quotidianamente da genitori, insegnanti e nonni. La sua osservazione sul ridursi talvolta in uno stato di semi incoscienza è attualissima, connota ancora oggi, molto spesso, la nostra condizione di spettatori, grandi e piccoli. Però lo scrittore riconosce alla televisone di allora il merito di essere stata un mezzo di divulgazione della cultura. Negli anni ’60 l’analfabetismo era ancora un grosso problema, infatti ebbe grande successo Non è mai troppo tardi un programma di insegnamento elementare condotto da un maestro,il famoso Alberto Manzi . Grazie a quella trasmissione moltissimi italiani, che non avevano più l’età per frequentare la scuola, impararono a leggere e a scrivere. Alla penna di Alberto Manzi dobbiamo il romanzo Orzowei , dal quale fu tratto





(continua)
Gen 18, 2007 @ 23:21:00
libro che mi era sfuggito (nel senso che non ne conoscevo nemmeno la pubblicazione) ibscarrello subito. Il melangolo fa sempre librini (sottili) ma molto molto importanti.
bellissimo il post con i ricordi d’antan!
ciao
Gen 18, 2007 @ 23:21:00
libro che mi era sfuggito (nel senso che non ne conoscevo nemmeno la pubblicazione) ibscarrello subito. Il melangolo fa sempre librini (sottili) ma molto molto importanti.
bellissimo il post con i ricordi d’antan!
ciao
Gen 18, 2007 @ 23:21:00
libro che mi era sfuggito (nel senso che non ne conoscevo nemmeno la pubblicazione) ibscarrello subito. Il melangolo fa sempre librini (sottili) ma molto molto importanti.
bellissimo il post con i ricordi d’antan!
ciao
Gen 18, 2007 @ 23:21:00
libro che mi era sfuggito (nel senso che non ne conoscevo nemmeno la pubblicazione) ibscarrello subito. Il melangolo fa sempre librini (sottili) ma molto molto importanti.
bellissimo il post con i ricordi d’antan!
ciao
Gen 20, 2007 @ 07:47:00
@ MariaStrofa
Sono pienamente d’accordo con te, i librini del Melangolo sono fragili all’apparenza, ma robusti di contenuti. Questo di Rodari è una chicca. Invece “Un romanzo politico” è esaurito e forse con un colpo di fortuna si potrà trovarlo sulle bancarelle delle occasioni. Buona giornata.
😉
@ sgnapisvirgola
anche per me è stato emozionante ripercorre quegli anni con la lettura e poi con la ricerca dei collegamenti. E’ stato come riconnettersi magicamente al sito dei ricordi più semplici e proprio per questo più belli. Vorrei condividere il tuo ottimismo riguardo i gusti dei piccoli telespettatori di oggi, ma vedo pochi segnali incoraggianti tra i piccoli e gli adoloscenti di mia conoscenza. Forse sono troppo pessimista, dovrò guardare meglio. Buona giornata.
😉
Gen 20, 2007 @ 07:47:00
@ MariaStrofa
Sono pienamente d’accordo con te, i librini del Melangolo sono fragili all’apparenza, ma robusti di contenuti. Questo di Rodari è una chicca. Invece “Un romanzo politico” è esaurito e forse con un colpo di fortuna si potrà trovarlo sulle bancarelle delle occasioni. Buona giornata.
😉
@ sgnapisvirgola
anche per me è stato emozionante ripercorre quegli anni con la lettura e poi con la ricerca dei collegamenti. E’ stato come riconnettersi magicamente al sito dei ricordi più semplici e proprio per questo più belli. Vorrei condividere il tuo ottimismo riguardo i gusti dei piccoli telespettatori di oggi, ma vedo pochi segnali incoraggianti tra i piccoli e gli adoloscenti di mia conoscenza. Forse sono troppo pessimista, dovrò guardare meglio. Buona giornata.
😉
Gen 20, 2007 @ 07:47:00
@ MariaStrofa
Sono pienamente d’accordo con te, i librini del Melangolo sono fragili all’apparenza, ma robusti di contenuti. Questo di Rodari è una chicca. Invece “Un romanzo politico” è esaurito e forse con un colpo di fortuna si potrà trovarlo sulle bancarelle delle occasioni. Buona giornata.
😉
@ sgnapisvirgola
anche per me è stato emozionante ripercorre quegli anni con la lettura e poi con la ricerca dei collegamenti. E’ stato come riconnettersi magicamente al sito dei ricordi più semplici e proprio per questo più belli. Vorrei condividere il tuo ottimismo riguardo i gusti dei piccoli telespettatori di oggi, ma vedo pochi segnali incoraggianti tra i piccoli e gli adoloscenti di mia conoscenza. Forse sono troppo pessimista, dovrò guardare meglio. Buona giornata.
😉
Gen 20, 2007 @ 07:47:00
@ MariaStrofa
Sono pienamente d’accordo con te, i librini del Melangolo sono fragili all’apparenza, ma robusti di contenuti. Questo di Rodari è una chicca. Invece “Un romanzo politico” è esaurito e forse con un colpo di fortuna si potrà trovarlo sulle bancarelle delle occasioni. Buona giornata.
😉
@ sgnapisvirgola
anche per me è stato emozionante ripercorre quegli anni con la lettura e poi con la ricerca dei collegamenti. E’ stato come riconnettersi magicamente al sito dei ricordi più semplici e proprio per questo più belli. Vorrei condividere il tuo ottimismo riguardo i gusti dei piccoli telespettatori di oggi, ma vedo pochi segnali incoraggianti tra i piccoli e gli adoloscenti di mia conoscenza. Forse sono troppo pessimista, dovrò guardare meglio. Buona giornata.
😉