
Qual è la sua finalità?
Promuovere la pratica della lettura a voce alta ai bambini dai sei mesi ai sei anni.
Per diversi motivi:
- avere vicino un adulto, coinvolto in un processo affascinante come lo svilupparsi di una storia, fa nascere nel bambino una sensazione di protezione e stimola la sua curiosità
- i mezzi espressivi del bambino si arricchiscono grazie al contatto quotidiano con la lettura
- sono favoriti migliori risultati scolastici perché il bambino ha maggior familiarità con il linguaggio e quindi le sue capacità sono potenziate
Chi partecipa a questa iniziativa?
Genitori, pediatri, biblioteche e scuole, che apportano diversi contributi al progetto.
I genitori hanno frequenti contatti con i pediatri, i dottori che si occupano della salute dei più piccoli, e da loro possono ricevere consigli che non siano limitati solo alla salute fisica dei loro bambini. Le biblioteche possono arricchire gli spazi dedicati ai bambini e fornire utili indicazioni di lettura ai genitori. Le scuole possono ampliare le loro iniziative grazie alla collaborazione con i pediatri e con le biblioteche presenti sul territorio. Nasce così una rete di collegamenti che ha come scopo la valorizzazione delle qualità dei bambini, cosa veramente importante soprattutto per per i piccoli che vivano in situazioni di disagio familiare e sociale. Possono partecipare anche lettori volontari, tramite i referenti locali del progetto, svolgendo l’attività di lettura negli ospedali, nelle sale d’attesa degli ambulatori medici o durante gli incontri programmati nelle biblioteche e nelle scuole dell’infanzia.
Quali libri leggere?
Ovviamente tutti quelli che si ritiene possano essere utili, ma all’interno del sito di Nati per Leggere c’è un catalogo di proposte, scelte con cura secondo le esigenze e le capacità dei bambini. Questi libri sono edizioni speciali per il progetto, ad un prezzo più basso e a volte in formato ridotto, rispetto ai medesimi titoli che si possono acquistare in libreria.
Chi finanzia il progetto?
I fondi per l’acquisto dei libri e per ogni altra iniziativa vengono dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni e anche da donatori privati.
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