Venerdì pomeriggio Giuseppe e io siamo andati al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma per visitare la 5^ edizione della fiera Più Libri, Più Liberi.
C’era parecchia gente in fila ai botteghini e all’interno l’animazione era già notevole.
Il bello di questa fiera è la possibilità di trovare piccoli e medi editori i cui libri magari non è facile acquistare nelle librerie dei paesi o delle piccole città.
Al piano terra si trovano la maggior parte degli stand espositivi, tra i quali aggirarsi con calma, esaminando i titoli esposti e raccogliendo cataloghi da consultare a casa.
Nei corridoi sostavano gruppetti di persone, incontratesi lì per caso o perché si erano date appuntamento, che chiacchieravano di libri, di progetti, di iniziative, dei dibattiti ai quali avevano o avrebbero assistito in giornata.
E c’erano molti bambini e ragazzi. I più piccoli attratti dalle forme e dai colori dei libri, i più grandicelli a caccia di titoli ben precisi o incuriositi da argomenti particolari. Tanti erano anche al primo piano, nello spazio
dedicato ai ragazzi con la Bibliolilbreria e i tappeti colorati sui quali sdraiarsi a sfogliare libri, con la zona per gli spettacoli, gli incontri, i laboratori e le letture.
All’interno dello spazio ragazzi è allestito un punto di informazione sul progetto Nati per leggere, del quale vi parlerò in un’altra occasione.
C’era una gran confusione di voci e di risate, e proprio pochi bambini piangevano,
i più piccoli, magari perché erano stanchi e non avevano fatto un sonnellino.
Ci sono spazi anche per i lettori più grandi, le sale nelle quali partecipare ai dibattititi e agli incontri con gli scrittori. Ogni sala è dedicata a un autore: Dante, Petrarca, Calvino, Morante, Montale e Campana.
Dal Caffè Letterario ogni giorno, per tre ore, viene diffusa in diretta la trasmissione di Radio Tre Fahrenheit, che si occupa di libri.
Fuori si è già fatto buio e parecchie persone se ne vanno, ma altre arrivano perché la fiera rimane aperta fino alle 21,00.
Dalla strada guardo indietro, verso le luci del palazzo, e penso a tutti quei libri. Che bellezza!
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