Noi e loro

 

Ho lavorato per alcuni anni come insegnante supplente nella scuola dell’infanzia e elementare; poi sono passata dall’altro lato, sul versante del lavoro d’ufficio, e ho conosciuto anche il mondo degli adolescenti. Per il terzo anno lavoro nella segreteria di un istituto professionale  e devo dire che è un’esperienza particolare.
Se penso ai miei anni di studentessa, mi accorgo che gli uffici della scuola e il personale che vi lavorava erano per noi un mondo sconosciuto. Non rammento né di aver mai varcato la soglia della segreteria né i nomi o i volti degli impiegati.
Nella mia scuola è tutta un’altra cosa. Ogni giorno incontriamo i ragazzi, conosciamo tanti di loro e loro conoscono noi.
Entrano allegri e sorridenti per chiedere i fogli protocollo, improvvidamente dimenticati malgrado il compito in classe programmato da giorni, o per domandare qualunque altra cosa passi loro per la mente in quel momento e sia ritenuta importante o di una qualche utilità pratica.
Sono educati, salutano per primi e si scusano per il disturbo, si partecipa alle loro gioie, e, ahimé, ai loro dolori.
In questo periodo, nel quale il bullismo e la violenza nelle scuole vengono sbattuti e esibiti in prima pagina, avevo proprio voglia di parlare di loro.
Di ragazze e di ragazzi che sanno far sentire uno di loro il compagno diversamente abile e instaurano rapporti fatti di tenerezza, di complicità, di affetto, di comprensione, di sostegno.
Alunni
Di studentesse e di studenti che ottengono brillanti risultati, e molti sono stranieri.
Di creative e di creativi che partecipano a concorsi, manifestazioni e iniziative e molto spesso vincono premi e ottengono riconoscimenti.
studenti
Di giovani che hanno voglia e bisogno di esprimersi, e quando lo fanno ti stupiscono per la profondità dei loro sentimenti e per la logica dei loro ragionamenti.
Queste non son cose che fanno notizia da prima pagina, ma fanno bene al cuore e scommetto che ci sono tante scuole come la mia. Anzi, ne sono sicura. E ne vado fiera.

Scrivere

È giunto il momento in cui la storia ha preso forma nella vostra mente e sentite che le si può dare concretezza con le parole, far pensare  e agire  i personaggi che avete creato.

A questo punto può essere utile  l’uso di un canovaccio.scrivere

Generalmente con questo termine si intende lo schema degli atti e delle scene di un’opera teatrale, ma in senso più esteso in letteratura indica la trama di un testo.

Se si trattasse di un film, invece vi servireste di una sinopsi, parola un po’ difficile che indica la prima stesura del soggetto cinematografico in forma riassunta, usata soprattutto per il lancio pubblicitario del film.

Il canovaccio dunque vi sarà utile per riassumere a grandi linee la vicenda che intendete sviluppare.

Io compilo regolarmente anche un elenco dei personaggi e dei luoghi in cui vivono e agiscono.

donna

L’elenco dei personaggi mi serve per riassumerne il carattere e definirne l’aspetto fisico. È un buon sistema per non incorrere in sviste tipo quella di cambiare il colore degli occhi o dei capelli a un personaggio da un capitolo all’altro o di attribuire a un personaggio un pregio o un difetto appartenenti ad un altro. uomoPer me descrivere con precisione ogni personaggio ha un’altra funzione, ancora più importante: per ognuno di essi creo una vera e propria carta di identità nella quale definisco i suoi gusti in fatto di cibo, i suoi passatempi preferiti, il lavoro che svolge, la composizione della sua famiglia, le cose che ama o detesta. Molte di queste notizie non entrano nemmeno nella vicenda, ma mi sono servite per dare concretezza al mio personaggio, per farne una persona che si potrebbe incontrare per strada, a scuola, al lavoro. In una parola, per dargli credibilità.bambino

Nell’elenco dei luoghi raccolgo tutte le informazioni che mi possono servire riguardo a un paese o a una città: le strade, i monumenti, la storia, le usanze.

Se devo ambientare parte della vicenda in una casa, descrivo conarredamento precisione le stanze e il loro arredamento, in tutti i loro particolari.

Se si tratta di un paesaggio, cerco fotografie che me ne illustrino bene l’aspetto.paese

(continua)

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