All’inizio di ottobre ho ricevuto al lavoro una telefonata, tanto inattesa quanto gradita, da parte di una professoressa di lettere di una scuola siciliana.I suoi alunni stanno leggendo il mio libro "Il mistero dell’altopiano" e desideravano mettersi in contatto con me. Abbiamo chiacchierato piacevolmente, ci siamo scambiate gli indirizzi ed è incominciata così la corrispondenza con i ragazzi della prima media dell’Istituto Comprensivo di Caltabellotta.
I miei piccoli amici si sentono lusingati per il fatto di scambiare lettere con una "scrittrice", come mi chiamano, ma in realtà sono io ad essere orgogliosa, e grata a loro per l’entusiasmo con cui procedono nella lettura e lavorano sul testo, guidati da una prof che, secondo me, deve essere davvero in gamba se ha saputo stimolarli e incuriosirli a tal punto.
Pensare a loro mi riempie di gioia, sapere di offrire emozioni e divertimento con la mia storia, di aver stuzzicato il loro interesse è la più grande soddisfazione che mi possa derivare dalla passione di scrivere.
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