La Scozia dal vivo

Emilio Salgàri scrisse le sue avventure ambientate nei Caraibi, in Malesia e in India senza aver mai visto quei luoghi, ma solo documentandosi con grande precisione sui libri e sule riviste di viaggi nelle biblioteche.
A me è andata meglio perché all’inizio di ottobre con Giuseppe ho fatto un viaggio in Scozia, nei luoghi in cui ho ambientato “Il mistero dell’altopiano”.
Mi sono sbizzarrita a scattare un mare di foto con la macchinetta digitale e poi ne ho fatto una selezione da stampare e da portare in Sicilia ai miei piccoli amici della scuola di Caltabellotta, così anche loro potranno vedere ciò che hanno letto nel libro.
Abbiamo girato per la Scozia otto giorni e visitato anche altri posti che desideravo conoscere.
Nei prossimi giorni vi racconterò qualcosa.

DSCN5671_Loch MorarIl sole sul Loch Morar

Bullismo: che fare?

Come ho scritto nel post precedente, purtroppo di questi tempi il bullismo è un argomento molto attuale.
Nel sito del Governo italiano è possibile leggere un dossier, contenente precise indicazioni e consigli utili, fonte dei quali è la Polizia di Stato.
Cliccando qui potrete leggere quali sono le caratteristiche per riconoscere come bullismo un atteggiamento aggressivo; qui potrete trovare precisi consigli sul modo migliore per difendersi; qui una raccolta di suggerimenti utili per ragazzi, genitori e insegnanti.
E dopo bisogna darsi da fare tutti insieme: studenti, famiglie, docenti e personale della scuola.

Bullismo

Noi e loro

 

Ho lavorato per alcuni anni come insegnante supplente nella scuola dell’infanzia e elementare; poi sono passata dall’altro lato, sul versante del lavoro d’ufficio, e ho conosciuto anche il mondo degli adolescenti. Per il terzo anno lavoro nella segreteria di un istituto professionale  e devo dire che è un’esperienza particolare.
Se penso ai miei anni di studentessa, mi accorgo che gli uffici della scuola e il personale che vi lavorava erano per noi un mondo sconosciuto. Non rammento né di aver mai varcato la soglia della segreteria né i nomi o i volti degli impiegati.
Nella mia scuola è tutta un’altra cosa. Ogni giorno incontriamo i ragazzi, conosciamo tanti di loro e loro conoscono noi.
Entrano allegri e sorridenti per chiedere i fogli protocollo, improvvidamente dimenticati malgrado il compito in classe programmato da giorni, o per domandare qualunque altra cosa passi loro per la mente in quel momento e sia ritenuta importante o di una qualche utilità pratica.
Sono educati, salutano per primi e si scusano per il disturbo, si partecipa alle loro gioie, e, ahimé, ai loro dolori.
In questo periodo, nel quale il bullismo e la violenza nelle scuole vengono sbattuti e esibiti in prima pagina, avevo proprio voglia di parlare di loro.
Di ragazze e di ragazzi che sanno far sentire uno di loro il compagno diversamente abile e instaurano rapporti fatti di tenerezza, di complicità, di affetto, di comprensione, di sostegno.
Alunni
Di studentesse e di studenti che ottengono brillanti risultati, e molti sono stranieri.
Di creative e di creativi che partecipano a concorsi, manifestazioni e iniziative e molto spesso vincono premi e ottengono riconoscimenti.
studenti
Di giovani che hanno voglia e bisogno di esprimersi, e quando lo fanno ti stupiscono per la profondità dei loro sentimenti e per la logica dei loro ragionamenti.
Queste non son cose che fanno notizia da prima pagina, ma fanno bene al cuore e scommetto che ci sono tante scuole come la mia. Anzi, ne sono sicura. E ne vado fiera.

Scrivere

È giunto il momento in cui la storia ha preso forma nella vostra mente e sentite che le si può dare concretezza con le parole, far pensare  e agire  i personaggi che avete creato.

A questo punto può essere utile  l’uso di un canovaccio.scrivere

Generalmente con questo termine si intende lo schema degli atti e delle scene di un’opera teatrale, ma in senso più esteso in letteratura indica la trama di un testo.

Se si trattasse di un film, invece vi servireste di una sinopsi, parola un po’ difficile che indica la prima stesura del soggetto cinematografico in forma riassunta, usata soprattutto per il lancio pubblicitario del film.

Il canovaccio dunque vi sarà utile per riassumere a grandi linee la vicenda che intendete sviluppare.

Io compilo regolarmente anche un elenco dei personaggi e dei luoghi in cui vivono e agiscono.

donna

L’elenco dei personaggi mi serve per riassumerne il carattere e definirne l’aspetto fisico. È un buon sistema per non incorrere in sviste tipo quella di cambiare il colore degli occhi o dei capelli a un personaggio da un capitolo all’altro o di attribuire a un personaggio un pregio o un difetto appartenenti ad un altro. uomoPer me descrivere con precisione ogni personaggio ha un’altra funzione, ancora più importante: per ognuno di essi creo una vera e propria carta di identità nella quale definisco i suoi gusti in fatto di cibo, i suoi passatempi preferiti, il lavoro che svolge, la composizione della sua famiglia, le cose che ama o detesta. Molte di queste notizie non entrano nemmeno nella vicenda, ma mi sono servite per dare concretezza al mio personaggio, per farne una persona che si potrebbe incontrare per strada, a scuola, al lavoro. In una parola, per dargli credibilità.bambino

Nell’elenco dei luoghi raccolgo tutte le informazioni che mi possono servire riguardo a un paese o a una città: le strade, i monumenti, la storia, le usanze.

Se devo ambientare parte della vicenda in una casa, descrivo conarredamento precisione le stanze e il loro arredamento, in tutti i loro particolari.

Se si tratta di un paesaggio, cerco fotografie che me ne illustrino bene l’aspetto.paese

(continua)

Più libri più liberi 2006

Più di 50.000 libri, 389 espositori, più di 200 tra incontri, presentazioni e dibattiti.
Questi i numeri con i quali si presenta la 5^ edizione di Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria che si svolgerà a Roma, nel Palazzo dei Congressi dell’EUR, dal 7 al 10 dicembre.
più libriSin dalla sua prima edizione la fiera ha dedicato uno spazio importante agli alunni delle scuole, grazie alla collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale per il Lazio.
Alunni e docenti avranno la possibilità di organizzare la loro visita alla fiera tramite un servizio di prenotazione.
All’interno dello spazio espositivo sarà allestito uno “Spazio Ragazzi”  nel quale quotidianamente i visitatori più giovani potranno assistere ad incontri e letture e partecipare ai laboratori, per poi concludere la loro visita aggirandosi tra gli stand degli editori e nella Bibliolibreria.
Nel sito della fiera, nella sezione Scuola e Ragazzi, tutte le informazioni
utili.

Osservare (seconda parte)

La descrizione  potrà essere oggettiva o soggettiva, come preferite. Mi spiego con un esempio pratico.

 DESCRIZIONE OGGETTIVA

La casa sorge in una strada periferica, percorsa da poche automobili. E’ di grandi dimensioni, ma semi diroccata. Il legno della porta è fradicio, è appoggiata appena sui cardini. Tutte le finestre hanno le persiane chiuse, tranne una della quale si vedono i vetri rotti ed una tenda bianca a brandelli.

Questo tipo di descrizione si limita ad annotare i tratti essenziali di ciò che ci colpisce, non ha implicazioni o sfumature psicologiche e potrà essere utilizzata in molti modi diversi

Casa stregata DESCRIZIONE SOGGETTIVA

Se posso, evito di passare in via dei Pini. Il percorso è più breve, ma la vista della casa mi spaventa. Dico semplicemente “la casa” perché tutti nel quartiere la conoscono così, e nessuno, sentendola nominare, dubiterà che si parli proprio di quella. La sua mole irregolare spicca da lontano contro il cielo, ha il colore indefinibile delle cose vecchie in sfacelo. Passando davanti alla porta, fradicia e appena appoggiata sui cardini, temo che crolli all’improvviso, rivelando l’ interno buio e abbandonato. Le persiane chiuse le danno un aspetto ostile, ma l’unica finestra visibile mi incute terrore. Lo so, sto esagerando, ma quella tenda bianca dietro i vetri rotti, strappata in più punti, mi fa pensare che qualcuno l’abbia afferrata, lacerandola in un sussulto di angoscia o di dolore.

Questo tipo di descrizione ha già un suo impianto preciso, potrebbe entrare a far parte così com’è di un racconto o di un capitolo di un romanzo, necessitando magari soltanto di qualche piccolo ritocco.

Il materiale via via raccolto costituirà il vostro archivio personale e verrà il momento in cui ne farete buon uso per arricchire una storia, riadattandolo come più riterrete opportuno e incastrandolo al punto giusto di un meccanismo di narrazione.

 (continua)

L’ambientazione

Loch MorarLa Scozia mi è sempre piaciuta e decidere di ambientarvi la storia è stato un ottimo modo per scoprirla un po’ di più.
Ho consultato libri e guide turistiche, ma soprattutto mi sono servita di Internet per “visitare” i luoghi in cui avevo deciso di situare la vicenda.
Lo scenario dell’avventura è la zona del Loch Morar, con i vicini paesi di Arisaig e Mallaig e le circostanti highlands.
Qui realtà e fantasia si intrecciano, le tradizioni e la modernità convivono e non sarà facile per la vulcanica Valentina e per il razionale Edoardo venire a capo del mistero celato nella vecchia storia in cui si sono imbattuti.
La noiosa vacanza si trasformerà in un’avvincente caccia alla verità, che aiuterà i due ragazzi a superare le incomprensioni reciproche e a capire come la diversità di idee e di sentimenti aricchisca ed permetta di vedere le cose sotto una nuova luce.

Premio letterario Campiello Giovani 2006

Da alcuni anni la Fondazione Il Campiello e la Confindustria patrocinano un premio di letteratura giovanile per autori di età compresa tra i 15 e i 22 anni.

Per conoscerne il regolamento e scaricare il modulo di adesione, cliccate qui
L’invito viene diramato anche tramite le scuole superiori di secondo grado,nella mia è arrivato in questi giorni,e la modulistica si può ritirare quindi anche presso le Segreterie.

Osservare

La capacità di osservazione è una delle doti principali per un investigatore.investigatore
E  per uno scrittore.

L’uno riesce a cogliere particolari sfuggiti a tutti per dare un indirizzo preciso alle proprie indagini. L’altro li individua in una scena usuale, in un paesaggio noto, in una persona incontrata per strada e ne fa materiale di scrittura.

E così torniamo a ciò che vi dicevo prima sul “ricreare” sensazioni, situazioni, personaggi e fatti.

 Ma che cosa si può archiviare nel magazzino della memoria?

Tutto ciò che vi circonda. Un effetto di luci e di ombre in una via, l’espressione buffa o intensa di un viso sconosciuto tra la folla, un gesto, qualche battuta di un dialogo colto al volo nell’autobus affollato, uno scorcio di paesaggio,  una caratteristica fisica o psicologica di una persona che  conosciamo o che abbiamo incontrato per caso, la voce  acuta della vicina di casa, la pettinatura elaborata della professoressa d’italiano, il naso pronunciato del postino, gli occhi luminosi di un amica della mamma, un gesto abituale del fruttivendolo, un’espressione gergale sentita da un gruppetto di ragazzi davanti al bar, la smorfia del fratellino quando è arrabbiato, la camminata decisa dello zio.

mano con penna

 Naturalmente tutte queste cose non possono restare impresse a lungo,  con la loro immediatezza e con la loro freschezza, ecco perché sarà utile portare con voi un piccolo quaderno o un taccuino sui quali annotare subito tutto ciò che colpisce la vostra attenzione e la vostra immaginazione.

block notes

schedarioA casa, con calma, potrete creare un vero e proprio schedario nel quale registrare brevi descrizioni dei luoghi e delle persone, distinguendo per queste ultime i tratti fisici da quelli psicologici.

(continua)

Leggere (seconda parte)

Pensate alla lettura come al miglior mezzo per visitare posti lontani e meravigliosi, per conoscere le persone più diverse e per affrontare entusiasmanti esperienze.

A questo proposito leggete che cosa scrive Emily Dickinson, in una delle sue splendide e numerosissime poesie, tutte piene di immagini affascinanti e sempre originali:

J 1263 (1873) / F 1286 (1873)

Non c’è Vascello che eguagli un LibroED
Per portarci in Terre lontane
Né Corsieri che eguaglino una Pagina
Di scalpitante Poesia –
È un Viaggio che anche il più povero può fare
Senza paura di Pedaggio –
Tanto frugale è il Carro
Che porta l’Anima dell’Uomo –
(traduzione di Giuseppe Ierolli)

Ogni autore ha un proprio stile, una forma particolare di espressione che lo differenzia dagli altri.

Leggere è scoprire questi stili, imparare a riconoscerli e a distinguerli, apprezzandone le differenze che ci faranno gustare ogni volta la lettura come un piacere unico e sempre diverso.   

(continua)

Voci precedenti più vecchie

I piaceri della lettura

Leggere è come vivere decine e decine di altre vite

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