È giunto il momento in cui la storia ha preso forma nella vostra mente e sentite che le si può dare concretezza con le parole, far pensare e agire i personaggi che avete creato.
A questo punto può essere utile l’uso di un canovaccio.
Generalmente con questo termine si intende lo schema degli atti e delle scene di un’opera teatrale, ma in senso più esteso in letteratura indica la trama di un testo.
Se si trattasse di un film, invece vi servireste di una sinopsi, parola un po’ difficile che indica la prima stesura del soggetto cinematografico in forma riassunta, usata soprattutto per il lancio pubblicitario del film.
Il canovaccio dunque vi sarà utile per riassumere a grandi linee la vicenda che intendete sviluppare.
Io compilo regolarmente anche un elenco dei personaggi e dei luoghi in cui vivono e agiscono.

L’elenco dei personaggi mi serve per riassumerne il carattere e definirne l’aspetto fisico. È un buon sistema per non incorrere in sviste tipo quella di cambiare il colore degli occhi o dei capelli a un personaggio da un capitolo all’altro o di attribuire a un personaggio un pregio o un difetto appartenenti ad un altro.
Per me descrivere con precisione ogni personaggio ha un’altra funzione, ancora più importante: per ognuno di essi creo una vera e propria carta di identità nella quale definisco i suoi gusti in fatto di cibo, i suoi passatempi preferiti, il lavoro che svolge, la composizione della sua famiglia, le cose che ama o detesta. Molte di queste notizie non entrano nemmeno nella vicenda, ma mi sono servite per dare concretezza al mio personaggio, per farne una persona che si potrebbe incontrare per strada, a scuola, al lavoro. In una parola, per dargli credibilità.
Nell’elenco dei luoghi raccolgo tutte le informazioni che mi possono servire riguardo a un paese o a una città: le strade, i monumenti, la storia, le usanze.
Se devo ambientare parte della vicenda in una casa, descrivo con
precisione le stanze e il loro arredamento, in tutti i loro particolari.
Se si tratta di un paesaggio, cerco fotografie che me ne illustrino bene l’aspetto.
(continua)
Commenti recenti